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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2012 alle ore 08:30.
L'ultima modifica è del 08 febbraio 2012 alle ore 21:46.

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(Ap)(Ap)

Le Maldive scivolano verso il caos e cresce la preoccupazione per le centinaia di migliaia di turisti che popolano in questo periodo i paradisiaci atolli dell'arcipelago. A due giorni dal colpo di Stato che lo ha costretto alle dimissioni, il presidente Mohamed Nasheed, detto anche "il Mandela delle Maldive", è tornato in piazza alla testa di migliaia di membri del Partito democratico (Mdp), chiedendo le dimissioni del suo successore ed ex vice, Mohamed Waheed Hassan, e «lo svolgimento immediato di nuove elezioni».

Poi sono scoppiati gli scontri con la polizia, con decine di feriti tra i dimostranti. A Malè, dopo aver arringato i militanti, Nasheed si è messo alla testa di un corteo che nella centrale Republic Square si è scontrato con la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e sfollagente al lancio di pietre e bombe molotov. Lo stesso Nasheed, hanno riferito testimoni oculari, è rimasto ferito al capo, insieme ad altre decine di manifestanti, ed è stato ricoverato brevemente in ospedale. La tensione è esplosa anche in alcuni atolli dell'arcipelago, con assalti alle caserme ed ai commissariati: 250 detenuti del carcere su un'isola nei pressi della capitale si sono scontrati con le guardie carcerarie.

Turisti in pericolo
Per il sindaco della capitale, Abdulla Sodig, i turisti sono in pericolo, perché «in molte isole la gente si sta rivoltando contro la polizia, assaltando le stazioni». Nella serata di ieri autorità locali hanno segnalato che i disordini si sono estesi in particolare a due atolli, Addu e Thinadhoo. Ad Addu è stato appiccato il fuoco ai commissariati di polizia di Gan e Feydhoo. A Thinadhoo i manifestanti hanno attaccato il commissariato di polizia, il tribunale locale e l'ufficio del Consiglio dell'atollo.

La Farnesina che, attraverso l'Unità di Crisi e la sua rete di Ambasciate, sta seguendo e «monitorando» la situazione alle Maldive, invita gli italiani che si trovano nell'arcipelago «alla massima cautela», sconsigliando «spostamenti» e visite nella capitale Malè. L'aeroporto e i resort non sembrano comunque «interessati» dagli scontri avvenuti oggi a Malè, precisano fonti della Farnesina.

La famiglia dell'ex presidente fugge nello Sri Lanka
Intanto la moglie e le figlie dell'ex Presidente delle Maldive Mohamed Nasheed hanno lasciato il Paese, riparando a Colombo, nello Sri Lanka, a fronte delle crescenti violenze. «La moglie e i due figli sono arrivati e hanno parlato con il presidente ieri sera», ha detto Bandula Jayasekera, portavoce del Presidente cingalese Mahinda Rajapakse.

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