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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2012 alle ore 19:25.

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Quasi un siciliano su due percepisce una pensione. Gli assegni erogati ogni anno dagli istituti di previdenza sono poco più di 2,35 milioni a fronte di una popolazione complessiva nella regione di cinque milioni di abitanti: quasi il 70 per cento percepisce un assegno inferiore ai mille euro. È uno dei dati contenuti nel rapporto congiunturale della Fondazione Res presieduta da Carlo Trigilia e presentato oggi nell'Aula Magna della facoltà di Economia del capoluogo siciliano. Il rapporto congiunturale, in quinto elaborato dalla Fondazione e che è possibile consultare integralmente sul sito CongiunturaRes, mette in luce un pessimo andamento dell'economia siciliana, anche rispetto a quella nazionale.

Illuminanti in questo caso i dati sul Pil: per quello siciliano il 2012 sarà ancora un anno nero con un dato che si assesta a - 2,1% rispetto al 2011. Altro dato poco confortante, nella relazione fatta dall'economista della Fondazione Adam Asmundo, è quello che riguarda le imprese, diminuite decisamente: si è passati da 394.488 circa del 2007 a 380.715 dell'anno scorso. Altro elemento è quello che riguarda la pressione fiscale: «In Sicilia era già alta - dice Asmundo - e con i provvedimenti ultimi si è creato un paradosso: cresce di più nelle regioni povere». Se in Sicilia su un reddito di 10mila euro l'addizionale Irpef è tra 140 e 170 euro a Bolzano è zero. La spesa delle famiglie è in calo del 2,5 per cento.

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