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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2012 alle ore 10:27.

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Entro due mesi dovranno arrivare le regole del ministero dei Beni culturali sulle sponsorizzazioni per gli interventi di restauro del patrimonio da parte dei privati. La novità arriva sulla scia dell'esperienza del Colosseo - che sarà rimesso a nuovo grazie a 25 milioni messi sul tavolo da Diego Della Valle - e soprattutto delle polemiche che ne sono seguite. Polemiche che hanno potuto attecchire anche perché l'accordo tra il ministero e mister Tod's è stato messo a punto facendo riferimento -giocoforza - a norme nate per altri motivi. Ecco, dunque, che si è pensato di correre ai ripari con una modifica al codice dei contratti pubblici, nel quale è stato introdotto l'articolo 199-bis che riguarda espressamente le procedure di sponsorizzazione di beni culturali.

Ma non è la sola novità. È stata, infatti, prevista anche la semplificazione delle procedure per la verifica dell'interesse culturale degli immobili pubblici. Il meccanismo è operativo da tempo e prevede che se il ministero non assegna a una determinata struttura la patente di "culturale", quella struttura può entrare nell'elenco dei beni da vendere. Verifica che finora si è dimostrata un po' farraginosa, per cui si è pensato di snellirla. Ma anche in questo caso, il come farlo lo si saprà solo fra due mesi, termine entro il quale dovrà veder la luce un decreto con le nuove regole.

Dovrà, invece, arrivare entro il 10 febbraio 2013 il decreto con cui il ministero dei Beni culturali riaprirà la possibilità - dopo un primo intervento effettuato nel 2010 - di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità compiuti nelle zone tutelate. Con il decreto si potranno individuare anche nuove opere (oltre le 39 indicate nel 2010) che potranno beneficiare della corsia accelerata.

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