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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2012 alle ore 10:28.

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Più autonomia per le scuole. Non subito però perché bisognerà attendere le linee guida che il ministero dell'Istruzione dovrà emanare di concerto con l'Economia entro 60 giorni. Quel documento dovrà indicare le modalità per il superamento degli attuali organici di fatto e di diritto e l'approdo all'organico funzionale. Al tempo verranno istituite le reti di scuole che potranno gestire in sinergia e con più flessibilità risorse e personale.

L'autonomia finanziaria delle scuole, però, si sgonfia: nel decreto si fa riferimento a «un'eventuale ridefinizione nel rispetto della vigente normativa contabile degli aspetti connessi ai trasferimenti delle risorse alle medesime, previo avvio di apposito progetto sperimentale». In sostanza, se ne riparlerà in un secondo momento. Tutte le novità, poi, dell'articolo 50 (relativo, per l'appunto, all'autonomia scolastica), non dovranno costare un euro e andranno applicate senza «nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

I cambiamenti per l'istruzione contenuti nel decreto non finiscono qui visto che vengono risistemati gli Istituti tecnici superiori (Its) nell'ottica di creare una filiera su base regionale che coinvolga anche gli istituti tecnico-professionali, le università e le aziende. In arrivo poi un piano di edilizia scolastica che, passando dalla ricognizione del patrimonio esistente, porti alla permuta con altri edifici degli enti locali o dei privati o alla costruzione di nuovi stabili con un occhio di riguardo per il risparmio energetico. Le nuove scuole dovranno sfruttare le potenzialità delle rinnovabili e avere un costo dell'energia più sostenibile.

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