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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2012 alle ore 10:02.

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In Umbria arrestato il vicepresidente del consiglio regionale. Nella foto Orfeo Goracci (Ansa)In Umbria arrestato il vicepresidente del consiglio regionale. Nella foto Orfeo Goracci (Ansa)

Tormenta giudiziaria per il vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria, Orfeo Goracci, raggiunto stamane da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio ed altri reati. Volto noto della politica regionale, Goracci, prima di essere eletto consigliere regionale per la federazione della Sinistra in Umbria, è stato ex segretario del Pci di Gubbio, assessore comunale, deputato nelle file del Partito della Rifondazione Comunista fino al 1994 e stimato sindaco della città dei ceri per due mandati, dal 2001 al 2010.

L'inchiesta della procura di Perugia, coordinata dai pm Antonella Duchini e Mario Formisano, interesserebbe proprio il secondo mandato di Orfeo Goracci alla guida della giunta eugubina. Nel periodo tra il 2006 e il 2010, a detta degli inquirenti, negli uffici comunali si sarebbero registrate assunzioni sospette con la compiacenza dei vertici istituzionali. Voci che peraltro erano già circolate a livello regionale, destando sorpresa e sconcerto, in occasione delle informazioni di garanzia ricevute da Goracci nel novembre scorso.

La Procura si era infatti occupata dell'ex sindaco di Gubbio in autunno ipotizzando a suo carico il reato di concussione e abuso d'ufficio. Accuse mosse anche all'allora vicesindaco e oggi primo cittadino di Gubbio, Maria Cristina Ercoli, raggiunta oggi da un'ordinanza di custodia cautelare, insieme a Goracci e ad altre sei persone. Complessivamente sono state eseguite nove ordinanze, di cui cinque in carcere e quattro ai domiciliari. Per Orfeo Goracci il gip ha disposto pure il divieto di incontro per cinque giorni con i suoi legali, gli avvocati Franco Libori e Marco Marchetti.

All'ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci viene contestato anche il reato di violenza sessuale aggravata dalla sua qualità di pubblico ufficiale. Sta scritto nel capo d'imputazione che ha, «in due distinte occasioni, costretto una dipendente, alla quale inviava numerosi sms e pressanti inviti per intrattenere rapporti sessuali, a subire atti sessuali, baciandola, cingendole le spalle e tirandola a sè, contro la volontá della donna, commettendo il fatto nella sua qualità di pubblico ufficiale e all'interno del proprio ufficio di sindaco».

Le reazioni
La notizia ha suscitato profondo scalpore in Umbria. Con grande spiegamento di mezzi, le forze dell'ordine stamane hanno perquisito gli uffici del comune di Gubbio e quelli del consiglio regionale a Perugia.
È bufera anche nel partito della Rifondazione Comunista regionale. Orfeo Goracci, ricevute le prime informazioni di garanzia, aveva rifiutato ogni ipotesi di dimissioni. Dimissioni che gli erano state invece richieste dal suo stesso partito, da cui Goracci, stizzito, avevo preso le distanze autosospendendosi lo scorso novembre. Il suo partito aveva anche sospeso la ex vicesindaco Maria Cristina Ercoli.

L'elenco degli arrestati
Oltre al vicepresidente del Consiglio regionale dell'Umbria ed ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci e al suo «braccio destro» ed ex assessore e vicesindaco Maria Cristina Ercoli, gli altri arrestati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Perugia sono ex amministratori comunali, in alcuni casi tuttora consiglieri, e tecnici, uomini e donne di «assoluta fiducia» di Goracci. Due delle donne destinatarie delle misure cautelari sono ritenute anche «sentimentalmente legate» all'ex sindaco. In carcere sono finiti, oltre a Goracci e a Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili, 57 anni, già assessore ed attualmente consigliere comunale di Gubbio ed addetto alla segreteria dell'ufficio di vicepresidenza del Consiglio regionale dell'Umbria; Graziano Capannelli, 41 anni, ex assessore ed attuale consigliere comunale di Gubbio e Lucia Cecili, 46 anni, «dipendente comunale legata anche sentimentalmente al Goracci». Gli arresti domiciliari sono stati invece disposti per Antonella Stocchi, 48 anni, «consigliere comunale legata anche sentimentalmente al Goracci»; ; Paolo Cristiano, 47 anni, già segretario generale e dirigente del Comune di Gubbio«; Marino Cernicchi, 62 anni, ex assessore della giunta Goracci e Nadia Ercoli, 46 anni, sorella di Maria Cristina e legata da vincoli amicali al Goracci.

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