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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2012 alle ore 12:59.

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Il Centro studi di Confindustria stima «un'accentuazione della caduta del Pil nel primo trimestre, complice il maltempo». Si legge in "Congiuntura flash". Dopo aver ricordato il -0,7% del quarto trimestre 2011, che ha fatto entrare l'Italia in recessione, il Csc rileva che «l'anticipatore Ocse è diminuito in dicembre per il dodicesimo mese consecutivo (-0,4% mensile, -8,6% annuo) ma a un ritmo meno marcato rispetto ai precedenti. Ciò é coerente con il proseguimento della contrazione del Pil fino a tutta l'estate, ma a ritmi via via meno intensi. La spesa domestica, specie quella in consumi, è in forte calo, influenzata sia dal deterioramento occupazionale sia dalla bassa fiducia delle famiglie», avverte il Csc.

«Le prospettive globali sono incerte e molto differenziate, ma sono emersi nuovi segnali di schiarita», si legge nel documento. «L'epicentro delle difficoltà - spiegano gli industriali - è sempre l'Eurozona, dove la recessione si sta però rivelando meno profonda e lunga del temuto, anche se rimangono ampi divari nelle dinamiche. In Germania il manifatturiero sta ripartendo, con i giudizi sugli ordini esteri diventati meno negativi (ma sono molto deboli le commesse dal resto della UE), e il terziario resta in espansione, con la domanda interna guidata dai consumi grazie al buon andamento del mercato del lavoro».

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