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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2012 alle ore 19:21.

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Appare propenso a credere a un errore il Times di Londra, che ha titolato assertivo sul suo sito web: "E' Ok, Einstein, i neutrini superveloci sono solo un semplice caso di fili incrociati". Sulla homepage, sopra la foto del premio Nobel per la fisica con la sua iconica pipa, "Risolto il mistero di Einstein. I neutrini più veloci della luce causati da collegamenti difettosi".

Prudente il Financial Times: "Messa in dubbio la scoperta ‘più veloci della luce' ". I risultati preliminari dell'analisi tecnica del Cern indicano che c'era un difetto nel sistema Gps-computer. "Una risposta definitiva" si potrà avere solo più in là quest'anno, afferma il Cern.

Ma, osserva il Ft, "gli ultimi risultati rafforzeranno lo scetticismo mostrato dalla maggior parte degli scienziati quando fu annunciata la scoperta lo scorso settembre". Il quotidiano cita i dubbi espressi dallo stesso Sergio Bertolucci, capo della ricerca al Cern, quando – alla riunione annuale dell'American Academy for Advancement in Science a Vancouver -gli è stato chiesto cosa pensava dell'esperimento. Ha detto di dubitare dei risultati, "poiché niente in Italia arriva in anticipo".

Gli esperimenti comunque continuano, al Cern e in altri laboratori, come il Fermilab di Chicago, poiché gli scienziati vogliono avere una risposta definitiva sulla velocità dei neutrini. La risposta, scrive il Ft, potrebbe arrivare in maggio o giugno.

Le Monde s'interroga sulla copertina del suo sito: "Un Gps mal collegato all'origine dell'eccesso di velocità dei neutrini?". Un mix di Afp e Reuters informa che un'anomalia nel collegamento avrebbe falsato l'osservazione dei neutrini. L'edizione cartacea titola a pagina 2: "I neutrini, la velocità della luce e il Gps difettoso".

A cercare di sentire "la voce tenue dei neutrini", ci sono anche gli scienziati giapponesi con il Super Kamiokande, ricorda un breve articolo online di Le Monde che cita anche un haiku del poeta Basho, anche lui senza dubbio passato, durante i suoi pellegrinaggi, nelle montagne giapponesi dove oggi si fanno gli esperimenti.
Il sito di Les Echos si limita a un'Afp: "Neutrini più rapidi della luce: un cattivo collegamento ha falsato tutto".

Tra i media spagnoli, Abc.es titola sulla homepage: "Un cavo allentato, possibile errore dell'esperimento dei neutrini". Un semplice errore meccanico potrebbe essere la causa dell'esperimento che "ha messo in discussione le leggi della fisica".

Per Abc si tratta di un'autentica "doccia fredda" per tutti quelli che credevano si fosse aperto un nuovo ramo della fisica. Il quotidiano spagnolo riferisce le precisazioni di Antonio Ereditato, portavoce di Opera al Gran Sasso: "Sono stati individuati due elementi che potrebbero avere influenzato significativamente i risultati annunciati lo scorso settembre". Il primo è la cattiva connessione del cavo di fibra ottica che trasportava il segnale dal Gps all'orologio principale dell'esperimento. Il secondo sta nel Gps, che potrebbe avere indicato ai computer tempi erronei durante la sincronizzazione degli eventi. "Questi due elementi possono modificare la velocità dei neutrini in entrambe le direzioni". Il caso dunque "non si può considerare chiuso".

"Alla fine, pare che Einstein avesse ragione", esordisce El Mundo. "I neutrini probabilmente non sono più veloci della luce, dopotutto". Sotto il titolo "Un cavo allentato mette in dubbio l'esperimento che mise in discussione Einstein", il quotidiano parte dall'anticipazione di Science e poi riferisce che il Cern ha individuato due possibili errori.

Ricordando la controversia scientifica provocata dall'esperimento, El Mundo cita Edward Blucher, presidente del dipartimento di fisica dell'Università di Chicago, secondo cui la scoperta originale sarebbe stata impressionante se fosse stata certa. Secondo Blucher, i ricercatori hanno lavorato nel modo più accurato che potevano, ma "forse avrebbero dovuto aspettare qualche mese in più".

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