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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2012 alle ore 14:18.

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Risultato finale: 42-10. All'ultimo istante c'è tempo per la quinta meta irlandese. la segna Trimble, nei pressi della bandierina, al termine di un assolo di 60 metri. Sexton perde l'infallibilità sbagliando l'ultima trasformazione
Secondo tempo deludente dell'Italia, che è calata fino a subire un passivo decisamente pesante

77'': 37-10. Il muro italiano si sgretola ancora davanti ai ripetuti tentativi di sfondamento di O'Connell e compagni. A schiacciare in meta è Courts, a trasformare Sexton

72': sempre 30-10. In questa fase più sostituzioni che gioco, ma la partita è ampiamente decisa

62': 30-10 e partita sostanzialmente finita. Arrembaggio dei padroni di casa, gli azzurri difendono come possono, ma alla fine Bowe può filare da solo in meta. Sexton, finora infallibile, trasforma nuovamente

57': 23-10. Dopo quasi 10 minuti "interlocutori", il piede di Sexton regala altri tre punti all'Irlanda

49': 20-10. Irregolarità in mischia chiusa e calcio piazzato di Sexton. Nei calci fermi, per lui 4 su 4, per Botes 2 su 5

45': 17-10. Botes sbaglia il calcio, relativamente facile, che avrebe portato l'Italia a meno 4.

Fine primo tempo: 17-10. Con l'ultima azione della partita l'Irlanda torna in vantaggio. Reazione rabbiosa dopo la meta italiana, serie di tentativi con i trequarti e con gli avanti, fino a quando la difesa azzurra è interamente assorbita. Si crea un evidente soprannumero, Ferris serve Bowe che non ha problemi ad andare a segnare. E Sexton trasforma anche questa

35': 10-10. Pareggio Italia! Lunga fase di pressione nella metà campo irlandese, rimessa laterale persa dai verdi, incursione di Zanni e Barbieri, palla a terra, Gori a Botes che finta e poi dà a Parisse. Il capitano fa meta in mezzo ai pali e Botes trasforma

27': Ancora Irlanda-Italia 10-3. Con Botes che colpisce la parte alta della traversa su un tentativo di calcio piazzato

16: Irlanda-Italia 10-3. Azione lunga e arrembante dell'Irlanda nata da un buco di D'Arcy ai danni di Botes, proseguita con una punizione in rimessa laterale e un paio di cambi di fronte fino alla meta di Earls. Trasformazione di Sexton

11': 3-3. evidente irregolarità di Sgarbi, Sexton firma il pareggio

7' Irlanda-Italia 0-3. Fuorigioco irlandese e calcio piazzato di Botes per il vantaggio azzurro. Botes aveva avuto a disposizione un altro penalty al 2', sbagliato di poco

DUBLINO – Jacques Brunel, neo-ct della squadra azzurra, sposa una versione dinamica del ruolo, senza affezionarsi a una formazione, e provando fin dalla sua prima annata a introdurre novità. Nel gioco e negli uomini, con un turnover più robusto che in passato. Basta vedere la formazione scelta per giocare oggi a Dublino contro l'Irlanda.

Certo, è praticamente obbligata l'opzione Cittadini al posto di Castrogiovanni, infortunato. Ma, restando in prima linea, si può notare che Rizzo si scambia le mansioni con Lo Cicero rispetto alle prime due partite: il primo è in campo da titolare, il secondo va direttamente in tribuna, mentre il pilone di rincalzo sarà Staibano, rientrato nel gruppo.

Fra i trequarti, poi, si torna allo schieramento del primo match, in Francia, con Sgarbi nei centri e Canale che stavolta parte della panchina. Ma la decisione più significativa e più controversa riguarda il mediano di apertura. Se - per l'incontro di due settimane fa all'Olimpico contro l'Inghilterra - molti avevano pensato che l'ingresso in campo di Botes al posto di Burton come apertura si fosse risolto in un danno per l'Italia, evidentemente Brunel non la pensa così. E stavolta per la maglia numero 10 lancia direttamente Botes, che pure normalmente a Treviso gioca mediano di mischia, affiancato all'apertura…. proprio da Burton.

La spiegazione? Si vuole provare a utilizzare un giocatore più offensivo, evidentemente in funzione del gioco che il regista deve proporre a tutta la squadra. La formula dell'equilibrio va avanti: non più solo mischia e difesa, ha detto in sostanza il tecnico francese fin dal primo giorno, e dunque si deve tentare di velocizzare il gioco e di variare gli constatare schemi d'attacco.

Intento meritevole, così come fa piacere che sui giovani (come Venditti, Gori, Benvenuti) si è disposti a insistere. Vediamo, ora, che cosa succederà all'Aviva Stadium, versione rinnovata e ultramoderna del secolare Lansdowne Road. Ricordando che non battiamo l'Irlanda dal 1997 - il che significa, tra l'altro, solo sconfitte un anno dopo l'altro nel Sei Nazioni - e che meno di sei mesi fa i verdi ci hanno battuto 36-6 a Dunedin, in Coppa del mondo.

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