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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2012 alle ore 18:55.
L'ultima modifica è del 10 marzo 2012 alle ore 15:55.

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CARDIFF - L'Italia del rugby targata Jacques Brunel vista oggi al Millenium Stadium, nella quarta giornata del Sei Nazioni 2012, è sembrata un po' simile a quella di Nick Mallett: difesa a oltranza e poco attacco. Il risultato è che, al contrario di quanto fatto due settimane fa a Dublino, questa volta le mete subite sono state due, ma anche che i punti messi a segno sono arrivati da un solo calcio piazzato, per un punteggio finale di 24 a 3 in favore dei padroni di casa.

L'impegno dell'Italia in difesa appare chiaro dalle statistiche 121 placcaggi fatti, contro i 62 del Galles. Questo, unito ai minuti di possesso palla e ai minuti giocati nella metà campo avversaria, in entrambi i casi nettamente superiori quelli dei Dragoni, disegna i contorni di una partita che, come ha fatto notare il terza linea Alessandro Zanni: «Ci ha fatto fare un passo avanti in difesa e forse due passi indietro in attacco».

Dal calcio di inizio il Galles è partito subito aggressivo e pericoloso, passando in vantaggio con un piazzato di Leigh Halpenny al nono minuto. La reazione dell'Italia non si è fatta attendere e al 12' Mirco Bergamasco ha pareggiato (3-3). Saranno però i primi e gli ultimi punti degli Azzurri. Il primo tempo è quasi un monologo gallese nel quale la difesa italiana è riuscita a ergere una barriera "quasi" impenetrabile. Halfpenny intanto al 19' e al 36' centrava i pali per il 9-3 con cui le squadre sono andate negli spogliatoi per la pausa.

Al 38' c'è stato uno degli episodi che più hanno fatto discutere i tifosi italiani. Il capitano Sergio Parisse decide di calciare in touche una punizione che poteva essere facilmente piazzata per ottenere altri tre punti e accorciare lo svantaggio. «Mancavano tre minuti alla fine del primo tempo, sentivo che la squadra stava bene e pensavo che avremmo potuto fare meta», ha spiegato il numero otto a fine match, aggiungendo che però «è stata una scelta che forse avrei dovuto prendere in maniera differente». Ma si sa, un conto è prendere decisioni in pochi secondi, un altro ragionarci a mente fredda.

Con la ripresa gli Azzurri hanno tentato di far vedere qualcosa in più oltre alla difesa ma il gioco non ha pagato e a trarne vantaggio sono stati i padroni di casa. Al 50' su una palla persa dall'Italia, Jamie Roberts è andato in meta e con la trasformazione di Halfpenny il punteggio è salito sul 16 a 3 per i gallesi. La tenuta fisica degli uomini di Brunel, considerato il forte dispendio dovuto al gioco di difesa, ha iniziato a vacillare e i cambi non hanno aiutato a riprendere in mano la partita, anche se Tobias Botes, entrato al posto di Fabio Semenzato come mediano di mischia, ha dimostrato che quello è il suo ruolo naturale, in cui può dare qualcosa in più alla squadra, mentre fino a ora il ct francese lo ha sempre schierato come mediano di apertura.

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