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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2012 alle ore 16:39.

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Giammario (Ansa)Giammario (Ansa)

Una mazzetta da 10 mila euro. Secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, sarebbe questa la prova investigativa a carico di Angelo Giammario, politico di spicco del Pdl in Lombardia, indagato dalla Procura di Milano per le ipotesi di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Questa mattina i carabinieri del Noe hanno passato al setaccio per diverse ore il suo ufficio al ventesimo piano del Pirellone. Insieme a Giammario (attuale vicepresidente della Commissione Ambiente del Pirellone con in più l'incarico di delegato del presidente Formigoni alle relazioni con l'Area metropolitana di Milano ed ex sottosegretario alla presidenza regionale dal 2006 al 2008) risultano indagate altre 4 persone.

Alla base dell'ipotesi accusatoria formalizzata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo ci sarebbe un giro di tangenti legato ad appalti pubblici, nell'ambito del quale a Giammario sarebbe stata promessa una mazzetta complessiva da 30 mila euro, anche se poi la somma percepita dal politico del Pdl risulterebbe pari a 10 mila euro.

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