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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 18:28.
L'ultima modifica è del 21 marzo 2012 alle ore 12:01.

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Il Governo ottiene la dodicesima fiducia alla Camera sul dl Liberalizzazioni con 449 sì. I no sono stati 79 e 29 gli astenuti. Il voto finale sul provvedimento, già approvato in prima lettura al Senato, è previsto per domani alle 19.30.

Cresce il dissenso nel Pdl, si assottiglia la maggioranza
Tabulati alla mano emerge un dato: una fronda nel Pdl: sei voti contrari e 23 astenuti. Spiccano le assenze di Silvio Berlusconi e dell'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Quello di oggi sulle liberalizzazioni è stato il secondo risultato più basso ottenuto dal governo Monti a un voto di fiducia. L'esecutivo ha ottenuto 449 sì, ben lontano dai 556 dell'insediamento, il 18 novembre scorso, e risultato peggiore solo della votazione del 9 febbraio sullo svuotacarceri quando il consenso si fermò a 420 sì. Ben sei ministri e undici sottosegretari siedevano oggi ai banchi del governo in Aula.

Ordine di giorno sulle commissioni bancarie
Intanto si profila una soluzione per la questione della norma del provvedimento che azzerra le commissioni bancarie in caso di concessione di affidamenti o linee di credito. In un ordine del giorno bipartisan Pdl, Pd e Terzo Polo - Alberto Fluvi (Pd), Stefano Saglia (Pdl), Andrea Lulli (Pd), Angelo Cera (Udc) e Maurizio Bernardo (Pdl) ne hanno depositati due, l'altro sollecita l'Esecutivo a favorire la massima trasparenza nel settore delle polizze Rc auto, prevedendo anche l'accessibilità delle banche dati da parte dei consumatorisi - si chiede un decreto legge per cambiare le misure sulla nullità delle commissioni.

Serve un Dl su misura commissioni banche
Queste forze politiche invitano a coordinare le norme con il testo unico bancario per minimizzare gli effetti ma anche contenere i costi. Non viene pertanto richiesta la soppressione dell'articolo 27 bis che azzera le commissioni bancarie mentre si sollecita un decreto legge per far correggerne l'efficacia entro l'entrata in vigore del Dl liberalizzazioni. Il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari è stato ricevuto in mattinata dal vice ministro Vittorio Grilli. Le banche temono l'entrata in vigore del provvedimento: l'azzeramento delle commissioni, spiegano fonti finanziarie, ha un impatto sul sistema di circa 10 miliardi. L'associazione delle banche ha accolto l'ordine del giorno «con grande favore».

Pressing di Lega e Udc sul Quirinale
Da Lega e Udc, le due forze politiche che più hanno sottolineato il problema della copertura di alcune misure previste dal provvedimento, continua il pressing a tutto campo sul Quirinale: una delegazione della Lega sarà ricevuta il 29 marzo dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'ufficio di presidenza dell'Idv ha scritto al presidente, chiedendogli di valutare quanto è accaduto durante l'esame del provvedimento alla Camera. «Siamo certi - scrivono Massimo Donadi, Antonio Borghesi e Fabio Evangelisti - che Ella saprà valutare con estrema attenzione un fatto di tale delicatezza istituzionale».

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