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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2012 alle ore 15:21.

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Una foto di Monica Contraffatto tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)Una foto di Monica Contraffatto tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)

Una ragazza giovane, snella e sorridente che abbraccia due amiche è la foto del profilo Facebook di Monica Graziana Contrafatto, 31 anni, soldatessa di Gela rimasta gravemente ferita nell'attacco di ieri nel Gulistan. La sua bacheca è un rosario di auguri e abbracci di amici e sconosciuti che la incoraggiano; i genitori sono in volo per Ramstein, ospedale militare americano in Germania dove sarà trasferita in giornata. La soldatessa, studi in scienze motorie, arruolata nel reggimento bersaglieri a Cosenza, alla seconda missione in Afghanistan, era arrivata da pochi giorni con i suoi commilitoni del primo reggimento bersaglieri di Cosenza. La prima missione, sempre con compiti operativi, si era svolta dal novembre 2009 all'aprile 2010. Monica si era arruolata nell'esecito nel giugno 2006 ed ha attualmente il grado di primo caporal maggiore.

Il padre di Monica, Rocco Contrafatto, 69 anni, pensionato dell'Eni, ex meccanico dell'Agip, e la madre, Maria Rita Pizzardo, 62, casalinga, hanno seguito l'intervento chirurgico in diretta telefonica e hanno saputo che tutto si era concluso bene e l'emorragia era stata bloccata. La prognosi per Monica resta tuttavia riservata» anche se non è in pericolodi vita. Nella loro casa, al n. 15 di via Plinio, nel quartiere Locu baruni, i genitori di Monica sono stati assistiti e sostenuti un ufficiale dell'esercito e i carabinieri del Comando territoriale. In un'altra casa, a Monte di Procida, provincia di Napoli, un altro padre, quello di Michele Silvestri, l'unico soldato morto nell'attentato di ieri, è stato colpito da malore e trasportato all'ospedale di Pozzuoli.

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