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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2012 alle ore 13:11.

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L'occupazione preoccupa tutti, ma proprio tutti gli italiani: il 99% della popolazione teme, con gradazioni diverse, per la "tenuta" del proprio posto di lavoro. Un vero e proprio incubo, secondo un sondaggio Confesercenti-Ispo, secondo cui i più preoccupati si contano tra i residenti in piccoli centri con meno di 5.000 abitanti (72%), i lavoratori con qualifiche meno elevate (72%), gli studenti (73%) e, ovviamente, i disoccupati (82 per cento).

Coinvolto un nucleo su quattro
È invece per la prima volta in calo, dal 2011, la preoccupazione di essere licenziato per chi il posto di lavoro ce l'ha già, anche se resta alta (i «preoccupati» passano dal 77% al 69%). Circa un quarto delle famiglie (25%) risulta poi coinvolto dalla crisi economica, causa perdita del posti di lavoro o per la messa in Cassa integrazione di uno dei componenti. In particolare, risultano in crescita i nuclei che dichiarano di aver vissuto la perdita del posto del lavoro di un familiare (il 19%, pari a 4.560.000 famiglie, +7% rispetto a novembre 2011). In crescita (+8%) anche i cassaintegrati, fenomeno che interessa il 14% delle famiglie. Il dato sul coinvolgimento diretto nella crisi delle famiglie mostra un aumento di 11 punti percentuali rispetto a novembre 2011, cosa che riporta l'indicatore vicino ai livelli del febbraio 2010.

Timidi segnali di ottimismo
Più positive, invece, le aspettative per il futuro. L'osservatorio Confesercenti-Ispo sulla crisi evidenzia che, pur in una situazione di «elevatissimo allarme nei confronti della crisi» si comincia a intravedere «qualche segnale di distensione»: il livello di preoccupazione per la situazione economica è elevato e coinvolge tutta la popolazione, ma rispetto a novembre 2011 calano di 8 punti percentuali coloro che si dicono molto preoccupati. Anche nei confronti delle prospettive per il futuro, è più che raddoppiata la quota di italiani che intravede una ripresa dell'economia nel prossimo anno: dal 19% di novembre 2011 al 42% di oggi.

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TAG: Lavoro, Ispo

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