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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2012 alle ore 09:35.

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Sul caso dei marò trattenuti in India, «la situazione è molto difficile, ma ce la mettiamo tutta: se qualcun altro, oltre a mettere qualche striscione, ha delle idee aspettiamo di conoscerle». Giorgio Napolitano risponde così a chi gli chiede commenti sugli ultimi sviluppi del caso dopo che oggi si è saputo che il magistrato che istruisce il processo in Kerala contro i marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha disposto altri 14 giorni di custodia giudiziaria a Trivandrum. Il magistrato ha anche autorizzato la polizia ad interrogare i due militari davanti alle autorità competenti su quanto accadde sulla nave Enrica Lexie il 15 febbraio scorso quando furono uccisi due pescatori indiani.

Bisogna «prendere atto di queste determinazioni dell'autorità giudiziaria indiana, che in qualche modo erano tra le previsioni più infauste - ha continuato il presidente della Repubblica parlando con i giornalisti ad Amman - Attendiamo le decisioni di carattere processuale che riguardano sia la formale definizione del problema giurisdizione e sia la successiva destinazione» dei marò. «Purtroppo - ha concluso - voi sapete, c'è stato un passo indietro anche per quello che riguarda la libertà della nave di rientrare in patria con gli altri marò perchè non ci sono solo i due accusati e trattenuti, ce ne sono altri a bordo della nave. È una situazione molto difficile, in India è stato pochi giorni fa il ministro della Difesa e credo che tra ieri e oggi dovrebbe tornare il sottosegretario De Mistura».

Ieri, alla vigilia della nuova udienza dell'Alta Corte, il chief minister del Kerala, Oommen Chandy, aveva escluso che il processo potesse tenersi in Italia, sostenendo che i due militari italiani: «hanno commesso un reato che cade sotto gli effetti della legge indiana» e «devono quindi essere processati qui».

Ancora oggi una sezione speciale dell'Alta Corte del Kerala esaminerà la congruità della fideiussione di 30 milioni di rupie (430.000 euro) fissata dal giudice Gopinathan la settimana scorsa per permettere la partenza della petroliera Enrica Lexie. E potrebbe darsi che con un aumento del deposito, la nave potrà finalmente fare ritorno in Italia.

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