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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 19:10.
L'ultima modifica è del 04 aprile 2012 alle ore 13:04.

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Sentita per oltre due ore la segretaria di Bossi
In una procura affollata di giornalisti, si succedono a ritmo incalzante gli interrogatori. È stata sentita per oltre due ore dai magistrati di Napoli, Daniela Cantamessa, una delle segretarie di Bossi, convocata come testimone nell'ambito dell'inchiesta dei pm John Henry Woodcock, Vincenzo Piscitelli e Francesco Curcio nella quale il tesoriere della Lega Francesco Belsito è indagato con altre persone per riciclaggio. La segretaria di Bossi ha detto di aver risposto alle domande e, circondata dal cronisti, ha spiegato che l'audizione «è stata nella norma e per nulla faticosa».

Dagrada: ho raccolto solo i giustificativi delle spese
Terminato l'interrogatorio della segretaria di Bossi, è stata la volta di Nadia Dagrada, dirigente amministrativa del Carroccio e ideatrice dei gadget padani. Dagrada è stata sentita come persona informata sui fatti nell'ambito della inchiesta per appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato, che vede tra gli indagati Francesco Belsito, fino a ieri tesoriere della Lega Nord. L'interrogatorio con i pm di Milano è durato tre ore, dopo che ieri era stata già sentita per circa nove ore dagli inquirenti. A chi le domandava se fosse arrabbiata con i suoi capi ha risposto: «Assolutamente no», e quando un giornalista le ha chiesto se rimanesse fedele al partito ha replicato: «fino alla fine».

Ai pm Dagrada avrebbe detto di essersi limitata a contabilizzare i giustificativi di spesa, riferendo che era Belsito ad avere la disponibilità della cassa e che lei si limitava a raccogliere i giustificativi delle spese. Si trattava di un numero di carte molto elevato anche perché arrivavano pure ricevute e fatture di dirigenti, consiglieri, e lei come dipendente della segreteria amministrativa aveva il compito di registrare le spese.

Tre Procure impegnate nelle indagini
Dopo le perquisizioni e l'interrogatorio di testimoni, il prossimo passaggio sarà definire la competenza dell'inchiesta che ha coinvolto l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito e alcuni imprenditori. A giorni, sicuramente dopo Pasqua, i magistrati delle tre Procure impegnate nelle indagini (Napoli, Milano e Reggio Calabria) si riuniranno per fare un punto della situazione, dopo aver esaminato gli elementi emersi dalle perquisizioni e dall'audizione di persone informate sui fatti. I pm Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli sono rientrati nel pomeriggio a Napoli.

Rosi Mauro smentisce «tutte le notizie di stampa»
E nel giorno delle reazioni, la vicepresidente del Senato, Rosi Mauro ha smentito «categoricamente tutte le notizie riguardanti la sottoscritta riportate dalla stampa». Le accuse «nei miei confronti e del Sinpa, il Sindacato Padano che ho contribuito a fondare e che mando avanti con assoluta serietà e trasparenza, sono del tutto infondate».

Bossi lascia via Bellerio
È durata circa quattro ore la riunione della segreteria politica della Lega Nord. Un incontro iniziato intorno alle 15, con il gruppo dirigente al completo ma che, dopo le 17.30, si è svolto senza il segretario federale Umberto Bossi, che ha lasciato via Bellerio attorno alle 17.30, senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. L'uscita anticipata di Bossi ha suscitato interrogativi tra gli addetti ai lavori. Tra le ipotesi che sono circolate, un impegno improrogabile preso in precedenza. Ma c'è anche chi ha ipotizzato una possibile convocazione, che non ha avuto però riscontri, a Palazzo di Giustizia, dopo che in giornata è stata interrogata la sua segretaria. Infine, una possibile interruzione dei lavori per motivi più strettamente politici. Quel che è certo, è che non si ricordano riunioni della segreteria politica abbandonate a metà seduta da Bossi.
Tra i dirigenti, per ora, bocche cucite sull'esito dell'incontro.

Giovedì convocato il Consiglio federale della Lega
Quel che appare certo è che le decisioni riguardanti il caso Belsito verranno prese domani dal Consiglio federale, anticipato a giovedì per l'occasione. Verranno probablimente formalizzate le dimissioni offerte dall'amministratore finito sotto inchiesta e nominato il nuovo tesoriere, scelto tra «autorevoli personalità». L'ipotesi, ventilata in queste ore, che Bossi possa rimettere le sue dimissioni in Consiglio federale viene liquidata quasi come «fantapolitica» da chi frequenta le stanze di via Bellerio.

Maroni: dobbiamo fare subito pulizia
«Dobbiamo fare subito pulizia: chi ha tradito la fiducia dei militanti deve essere cacciato, senza guardare in faccia a nessuno. La Lega è un grande movimento, patrimonio di tutti i militanti onesti. Troviamo subito in noi la forza per rinnovarci e per ripartire più forti di prima». Lo scrive Roberto Maroni sulla sua pagina Facebook.

Belsito barricato in casa a Genova
Intanto è letteralmente barricato in casa, nella sua abitazione di via Fiasella, nel centro di Genova, l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, accusato di appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato e riciclaggio dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria. Stamani Belsito ha ricevuto la visita del suo avvocato difensore, il genovese Paolo Scovazzi. «È tranquillo, ma giù di morale e non è intenzionato a parlare pubblicamente. È una persona comunque molto combattiva» ha commentato il legale riferendo inoltre di attendere di valutare meglio gli atti a loro disposizione e le disposizioni del partito per assumere una linea precisa.

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