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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 20:11.

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21 febbraio, Trento
Un piccolo imprenditore trentino, oppresso dai debiti, cerca di suicidarsi gettandosi sotto un treno merci, nei pressi della stazione ferroviaria di Trento. Viene salvato dal tempestivo intervento di agenti.

15 febbraio, Catania
A Paternò, in provincia di Catania, un imprenditore 57enne si uccide impiccandosi in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda. Il cadavere viene rinvenuto in un capannone in un deposito di proprietá della ditta della quale era titolare.

12 dicembre 2011, Padova
Un imprenditore si suicida per problemi economici a Vigonza, nel padovano. Prima di uccidersi con un colpo di pistola nel suo ufficio lascia un biglietto sulla scrivania con scritto: «Perdonatemi non ce la faccio più». Soffriva perchè costretto ad accettare la cassa integrazione per i suoi dipendenti a causa di mancanza di liquidità.

10 febbraio 2011, Napoli
Un commerciante si toglie la vita impiccandosi nel suo negozio situato al centralissimo corso Umberto a Napoli. Lo trova il figlio. Prima di suicidarsi l'uomo lascia un biglietto ai suoi famigliari: «Perdonatemi, non ce la faccio più».

13 settembre 2010, Firenze
Un imprenditore 57enne brucia nella notte, a Firenze, il ristorante che gestiva da tre anni, e poi a togliersi la vita impiccandosi nel gazebo esterno al locale. L'uomo, secondo quanto emerso, aveva uno scoperto di 18mila euro in banca. Prima di compiere il gesto, invia degli sms ai suoi collaboratori: «Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete più una lira, addio, arrangiatevi». L'imprenditore doveva ai suoi dipendenti degli stipendi arretrati.

2 marzo 2010, Padova
Un imprenditore si suicida a Camposampiero, nel padovano. La sua azienda era in difficoltà.

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