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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 06:39.

Da tempo si rincorrono commenti di anonimi azionisti che sollecitano le dimissioni del presidente. Persone a lui vicine hanno voluto precisare che la decisione di abbandonare la presidenza è stata presa dal giovane Murdoch in assoluta autonomia. «Una misura - è stato sottolineato - che non ha nulla a che vedere con pressioni o mutazioni di intenti da parte del board di BSkyB». Parole inevitabili che non cambiano la sostanza di un progressivo quanto rapido addio della famiglia Murdoch dalla scena britannica. Evento che matura, per ora, nella sostanziale indifferenza dei mercati. Ieri il titolo BSkyB ha perso meno dell'1 per cento.
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Le tappe della vicenda
4 LUGLIO 2011
Tutto comincia il 4 luglio, quando si viene a sapere dalla polizia che i messaggi lasciati sul cellulare di Milly Dowler - 13enne rapita e uccisa nel 2002 - erano stati illegalmente intercettati da un detective pagato da News of the World. Il giorno dopo si apprende che il tabloid, con l'ok di Andy Coulson - allora direttore, poi portavoce di David Cameron - pagava la polizia per avere intercettazioni illegali: violate le chiamate delle vittime degli attentati di Londra del 2005, quelle dei parenti dei soldati britannici uccisi, intercettati politici e celebrità. Rupert Murdoch (nella foto) decide di chiudere News of the World. Il premier Cameron annuncia due inchieste. Coulson viene arrestato. Sfuma la scalata in corso a BSkyB, e il gruppo di Murdoch viene colpito anche negli Usa: i titoli di NewsCorp perdono in Borsa un miliardo di dollari. Anche l'Fbi apre un'indagine

15 LUGLIO 2011
Si dimette Rebekah Brooks (nella foto), ex direttore di News of the World e amministratore delegato di News International, molto vicina al magnate australiano. Murdoch si scusa pubblicamente per la vicenda. In un crescendo di tensioni, il 17 la Brooks viene arrestata e poi liberata su cauzione. Sean Hoare, ex reporter di News of the World, viene trovato morto. Due giorni dopo è la volta delle audizioni di Rupert Murdoch, un'umiliazione di fronte al Parlamento: tre ore di deposizioni con la promessa di rimettere in ordine le cose. Nelle settimane successive le pressioni sul gruppo aumentano. Il 19 settembre viene stabilito un risarcimento record per un singolo caso: la famiglia di Milly Dowler ottiene 2 milioni di sterline, mentre un altro milione viene devoluto in beneficenza. Tra ottobre e novembre gli azionisti premono per le teste dei due Murdoch, che resistono
21 OTTOBRE 2011
Rupert Murdoch sfida i soci in assemblea e difende il suo operato. Tutti i membri del Cda vengono rieletti. Il 26 febbraio 2012 lancia un'edizione domenicale del Sun che rimpiazzi News of the World. Il 29, però, il figlio James si dimette da presidente di News International, l'editore britannico di Times e Sun. Il 13 marzo ancora un colpo di scena: la polizia arresta per la seconda volta Rebekah Brooks, e in questo frangente anche il marito Charlie. Sarà un altro arresto lampo, che dà però il senso delle difficoltà in cui versa il gruppo. Il 28 marzo l'ennesima grana: la Bbc e l'Australian financial review sostengono che Murdoch avrebbe assoldato degli hacker per danneggiare le pay tv concorrenti. Ieri l'ultimo colpo: le dimissioni da BSkyB cui evidentemente è stato costretto James Murdoch per evitare ulteriori problemi che si allarghino anche al canale a pagamento

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