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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2012 alle ore 13:42.

Non sarà la possibilità indiscriminata di circolare contromano, ma per le bici è un primo passo. Il parere del ministero delle Infrastrutture che sta rimbalzando sul web in queste ore, consente sì alle biciclette di circolare nel senso contrario a quello di marcia, ma solo in casi molto limitati: occorre che la strada sia larga almeno 4,25 metri e che ci sia la segnaletica per avvisare i conducenti che potrebbero trovarsi ciclisti in direzione opposta.
La lettera del ministero e il suo valore
Il parere è stato reso dalla direzione generale Sicurezza stradale del ministero il 21 dicembre 2011 e ha il numero di protocollo 6234. Risponde a un quesito della Fiab (Federazione italiana amici della bibicletta), che dal 2004 chiede una "liberalizzazione" (in questo senso sono stati proposti anche emendamenti al Codice della strada, ma sempre senza successo). Ora il fatto che ci sia un parere non vincola i gestori di strade a rispettarne il contenuto, ma di certo può essere un elemento importante per la difesa e per l'accusa qualora ci sia un incidente e il gestore vada sotto processo.
Le condizioni
Secondo il ministero, non si può derogare all'obbligo di circolare a senso unico quando non c'è abbastanza spazio per far passare due veicoli affiancati. Però si può ricorrere a un "trucchetto": invece di considerare lo spazio di due corsie normali (ciascuna di esse richiede almeno 2,75 metri), si può pensare di strutturare la carreggiata come una corsia per veicoli leggeri (2,75 metri, appunto) più una pista ciclabile, che può essere anche più stretta (1,50 metri). Si arriva così a un minimo di 4,25 metri, strisce di margine comprese.
Ma non basta: occorre anche una segnaletica, che in questo caso è analoga a quella già in uso nelle strade in cui possono circolare contromano alcuni veicoli: per esempio, quelle di accesso ad alcuni ospedali, in cui ci si può trovare un mezzo di soccorso in senso contrario. Quindi, al posto del segnale di «Senso unico» ci andrà il triangolo di «Strada a doppio senso», integrato dai pannelli che chiariscono che il transito in un senso vale solo per le bici. Analoghi pannelli andranno sotto i segnali che indicano le direzioni consentite. Non ci sarà bisogno di alcuna striscia orizzontale per delimitare le corsie, perché in questo caso non si tratta tecnicamente di corsie separate.
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