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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 16:06.

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Vittorio Grilli (Ansa)Vittorio Grilli (Ansa)

Il Tesoro si appresta ad abbassare le stime di crescita del Pil dell'Italia per il 2012, in linea con le nuove previsioni della commissione europea. «Noi siamo sempre coerenti con le stime della commissione europea», ha riferito il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, conversando in Transatlantico con i giornalisti. Secondo la Ue il Pil italiano calerà quest'anno dell'1,3%, mentre nelle ultime previsioni del governo veniva visto a -0,4 per cento.

Il Documento economico-finanziario dovrebbe essere esaminato dal Consiglio dei Ministri che si dovrebbe tenere venerdì 13 aprile. Se il governo si adeguerà alle nuove previsioni dell'Ue, come ha lasciato intendere il viceministro Grilli a margine del question time a Montecitorio, la riduzione sul 2012 della stima di crescita sarebbe di quasi un punto percentuale.

I titoli di Stato detenuti nel portafoglio delle banche, ha poi affermato Grilli (durante il question time alla Camera sulla base dei dati di Bankitalia aggiornati a febbraio scorso), hanno registrato «incrementi sensibili» a febbraio rispetto a dicembre 2011. A dicembre 2011, ha spiegato, i titoli posseduti dalle banche erano paro 224,144 miliardi, di cui 209,639 miliardi costituiti da titoli di Stato. A febbraio l'ammontare è cresciuto a 281,710 miliardi di cui 267,358 miliardi rappresentato da titoli di stato.

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