Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2012 alle ore 08:08.

My24
L'ambasciatore d'Italia in India conferma: Paolo Bosusco è liberoL'ambasciatore d'Italia in India conferma: Paolo Bosusco è libero

Paolo Bosusco è stato liberato dai suoi rapitori. «Sono finalmente libero, sto bene. Non ho alcun risentimento nei confronti dei miei rapitori»: queste le prime parole ai microfoni del Tg1, dopo la sua liberazione e l'arrivo a Bhubaneswar, capitale dello Stato orientale indiano dell'Orissa.. La prima ad annunciare la notizia è stata l'emittente indiana Ndtv. La conferma è giunta dal ministro degli esteri Giulio Terzi: «Bosusco è libero - ha affermato -. È la notizia che aspettavamo. È importante risultato che ci riempie di soddisfazione».L'italiano era stato sequestrato il 14 marzo nella foresta di Soroda mentre, in un'escursione di trekking, accompagnava il turista Claudio Colangelo, rilasciato il 25 marzo.

La guida: ho fatto una vacanza pagata
«Il dimagrimento fisico è dovuto ai 28 giorni di vacanza pagata», ha commentato scherzosamente la 54enne guida turistica italiana, che ha voluto salutare familiari e amici per tranquillizzarli. «Sto bene», ha assicurato, «sono forte e me la sono cavata».«Purtroppo il cibo era quello che era - ha ricordato la guida italiana -. I maoisti hanno cercato di darmi il meglio che potevano, però date le condizioni nella giungla più di tanto non potevo mangiare, oltretutto ho avuto due volte la malaria». Gli insorti, ha comunque sottolineato l'ex ostaggio, lo hanno trattato bene. Al telefono con il padre Azelio, che vive a Torino, Bosusco ha detto: «Sto bene, torno presto in Italia. Sono molto emozionato e ora molto più tranquillo».
«Adesso - ha commentato lo zio, Ubaldo Bosusco - siamo tutti più
tranquilli e aspettiamo soltanto di rivedere al più presto il nostro Paolo».

Nelle ultime ore i rapitori hanno avanzato richiesta
A nome del Copasir il presidente del comitato parlamentare Massimo D'Alema si è congratulato per il rilascio dell'ostaggio. Bosusco è stato affidato dai rapitori a un mediatore locale, Dandapani Mohanty, nel distretto di Kandhamal, un'area tribale impervia e ricoperta dalla foresta tropicale: la stessa dove i due italiani erano stati catturati mentre stavano compiendo un trekking. In extremis gli insorti avevano avanzato un'ulteriore pretesa: la scarcerazione di una loro compagna, Aarti Majhi, rinchiusa da due anni nella prigione di Berhampur per coinvolgimento in attività sediziose; in giornata è prevista l'udienza in cui sarà esaminata la richiesta di libertà dietro cauzione, presentata dalla difesa della donna.

Il ministro Terzi: vicenda molto rischiosa e complessa
«Si sta concludendo una vicenda rischiosa e molto complessa che in queste settimane ci ha visto impegnati a tutti i livelli e senza sosta - ha ricordato il titolare della Farnesina Terzi - , con l'obiettivo che in questi casi resta sempre quello di garantire anzitutto l'incolumità dei nostri connazionali».

L'ambasciatore in India: il governo dell'Orissa ha confermato
La prima conferma ufficiale è arrivata dall'ambasciatore d'Italia in India, Giacomo Sanfelice: «Sì - ha affermato - fonti del governo dell'Orissa mi hanno confermato che il nostro connazionale è libero».

Nelle mani dei ribelli maosti rimane un deputato dell'Orissa
Il ministro degli Esteri indiano S.M. Krishna si è congratulato con il chief minister dell'Orissa, Naveen Patnaik per il rilascio dell'ostaggio. La liberazione di Bosusco da parte dei ribelli maosti è stata dunque confermata da fonti della polizia locale, citate da un alto ufficiale dello stesso corpo, R. K. Sharma. Secondo Sharma, il 54enne cittadino italiano deve peraltro «ancora uscire dalla foresta» dove era tenuto in ostaggio, nello Stato orientale dell'Orissa. Nelle mani degli insorti, ma di un gruppo distinto, resta invece un deputato del Parlamento statale, Jhina Hikaka, rapito il 24 marzo. Il 25 era stato rilasciato Colangelo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi