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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2012 alle ore 20:19.
L'ultima modifica è del 16 aprile 2012 alle ore 16:44.

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(Ansa)(Ansa)

Anche la Procura della Corte dei Conti della Lombardia ha aperto un procedimento sul caso dei bilanci della Lega Nord, che avrebbe avuto rimborsi elettorali non dovuti. Non sarebbero 300mila ma 500mila euro i soldi investiti da Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord ora espulso, in oro e diamanti. Oro e diamanti che sarebbero stati divisi fra Belsito, l'altra espulsa dal partito, l'attuale vicepresidente del Senato, Rosy Mauro, e il senatore Piergiorgio Stiffoni, già segretario amministrativo del Carroccio secondo quanto emerge dall'inchiesta condotta a Milano sull'ex tesoriere del Carroccio Belsito.

Stando a quanto appreso, il tesoriere avrebbe investito 300mila euro in diamanti e non 100mila, oltre a 200mila per comprare cinque chili in oro. Quindi all'appello mancherebbe una somma maggiore di quella inizialmente ipotizzata. Infatti, la procura di Milano, che sta indagando su Belsito per truffa e appropriazione indebita, è ancora alla ricerca di questo tesoro in pietre e metalli preziosi di cui si è persa traccia.

Rosy Mauro: smentisco e querelo
«Smentisco categoricamente il presunto acquisto di diamanti e oro con i soldi della Lega e mi vedo costretta ad adire le vie legali per tutelare la mia rispettabilità, onestà e onorabilita». Lo ha dichiarato all'Ansa Rosy Mauro dopo quella che definisce «l'ennesima fuga di notizie infondate, false e gravemente diffamatorie».

Al telefono con l'Ansa, il senatore Piergiorgio Stiffoni, sulle accuse sugli acquisti di diamanti con i soldi della Lega che emergerebbero dalle carte delle indagini sulla distrazione di fondi pubblici nel Carroccio. «Io che avrei acquistato diamanti? È un'accusa che mi fa ridere» dice Stiffoni. «Mi sono stancato: credo che seguirò il consiglio del mio avvocato e andrò dai magistrati a spiegare tutto».

Il procedimento della Corte dei conti lombarda
Questo pomeriggio il presidente della Corte dei Conti lombarda, Antonio Caruso, si è presentato con altri due magistrati contabili nell'ufficio del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, titolare dell' inchiesta con al centro l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito assieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini. La visita, da quanto si è appreso, serve ai magistrati contabili per prendere contatti per un eventuale scambio di carte necessario per il procedimento davanti alla Corte dei Conti.

La Procura della Corte dei Conti avrebbe aperto un procedimento autonomo rispetto a quello penale e su un presunto danno erariale, partendo dall'ipotesi di truffa ai danni dello Stato contestata dalla Procura di Milano. Secondo le indagini penali, infatti, Belsito 'truccando'La Finanza in via Bellerio. Mancano 500mila euro in oro e diamanti «divisi fra Belsito, Mauro e Stiffoni» i bilanci del Carroccio avrebbe fatto ottenere al partito rimborsi elettorali non dovuti che, solo per il 2011, ammontano a circa 18 milioni di euro.

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