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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2012 alle ore 10:40.

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Formigoni (Olycom)Formigoni (Olycom)

«Da troppi anni Formigoni vive in una condizione di sudditanza nei confronti di quest'uomo (Daccò, ndr), che nulla ha a che fare con Cl». Intervistata da Repubblica e dal Corriere della Sera, Carla Vites, moglie dell'ex assessore alla Sanità Antonio Simone arrestato per l'inchiesta sulla sanità lombarda, approfondisce i rapporti personali fra il governatore della Lombardia, suo marito e il faccendiere Piero Daccò, pure in carcere, dopo le gravi accuse mosse contro il governatore con una lettera apparsa proprio sul Corriere della Sera.

«Formigoni è buono, ma ha abbassato la guardia»
«Conosco Roberto da trent'anni - spiega Carla Vites al quotidiano diretto da Ezio Mauro -. È buono, è un fedele convinto. Ma ha abbassato la guardia. Mosso da un senso di inferiorità nei confronti di questi ometti che ci insegnano come godersi la vità si è fatto trascinare in un turbine di cene di lusso e vacanze da sogno». L'argomento «vero era uno solo - aggiunge - per tutti: soldi». Alle cene, dice anche al quotidiano di via Solferino, c'erano «molti politici e anche cardinali».

Delusa da Formigoni: «Non ha difeso mio marito»
Di Formigoni è delusa, afferma, perché suo marito il giorno in cui è stato portato a San Vittore era «sicuro del fatto che le persone con cui ha condiviso tanto, Formigoni per primo, lo avrebbero difeso». E invece questo non è accaduto: «e questo - sottolinea la donna - mi ha indotto a denunciare quello che sta succedendo».

«Aspetto che passi la spazzatura, poi risponderò»
«Preferisco aspettare che si svuotino tutti i bidoni della spazzatura e poi dirò la mia». Così Roberto Formigoni, ieri sera, a margine di un convegno promosso dalla fondazione Magna Charta, ha risposto ai giornalisti in merito alle inchieste giudiziarie in Lombardia che hanno coinvolto alcuni esponenti della Regione. Nel pomeriggio aveva detto: «Non commento le parole di una signora».

La sfida ai fornelli con Maroni
E sempre ieri sera Formigoni ha sostenuto una sfida benefica ai fornelli, a Varese, contro il triumviro leghista Roberto Maroni. A Villa Ponti tre squadre di "cuochi vip" sono state impegnate a sfornare piatti a una cena di gala chiamata a raccogliere fondi per i bambini affetti da malattie oncologiche. In una c'erano i vertici della sanità varesina, in un'altra i politici leghisti - Maroni, il sindaco Attilio Fontana e il presidente della Provincia, Dario Galli - nella terza i politici della Regione, tutti Pdl: Formigoni e gli assessori Raffaele Cattaneo e Giulio Boscagli. «Parlo solo di cucina, non di politica», ha risposto Maroni ai giornalisti, che come tutti gli altri sfidanti indossava grembiule bianco e cappello da cuoco. Formigoni ha incontrato, prima della cena, una imprenditrice di Varese, Alexandra Bacchetta, in digiuno per protestare per i mancati indennizzi per l'alluvione del 2009.

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