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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2012 alle ore 17:54.
L'ultima modifica è del 01 maggio 2012 alle ore 11:54.

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Tradizionale cerimonia al Quirinale in occasione del primo maggio, Festa dei lavoratori, con il conferimento delle Stelle al merito del lavoro ai nuovi maestri del lavoro del Lazio. Nel Salone dei corazzieri del Quirinale, assieme al presidente Giorgio Napolitano in mattinata si sono riuniti anche il premier Mario Monti, i ministri Fornero, Passera e Cancellieri. I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil invece hanno svolto la loro manifestazione unitaria a Rieti. Cortei di lavoratori si sono svolti in tutta Italia. Ecco la cronaca della giornata.

Bonanni: tagliare le tasse a lavoro dipendente e pensioni
La Cisl chiede al governo di tagliare le tasse sul lavoro dipendente e pensioni perchè questa è la via maestra della ripresa economica. «Non si vedono tagli alle spese e non si vedono tagli alle tasse - ha detto il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni a margine della manifestazione a Rieti per il Primo Maggio - è inutile girarsi intorno, nessun governo al mondo per rilanciare l'economia carica di tasse i cittadini. Non c'è ripresa se non si interviene sui punti focali di quello che fa ricchezza». La Cisl, oltre a chiede al governo di tagliare le tasse sul lavoro dipendente e sui redditi da pensione, chiede di sterilizzare le tasse sulla benzina, il credito di imposta per chi investe e una lotta senza quartiere all'evasione fiscale. Secondo Bonanni bisogna inoltre vendere i beni di Stato che ammonterebbero a 500 miliardi.

Cgil: detassare la tredicesima e riforma strutturale nel 2013
La Cgil chiede al Governo di tagliare le tasse sul lavoro e di cominciare detassando la tredicesima già quest'anno. «Abbiamo bisogno - ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso - di una risposta sui redditi dei lavoratori e dei pensionati. Ci detassi la tredicesima e nel 2013 si faccia una riforma strutturale». La Cgil chiede al Governo di «cambiare spartito» perché in questo modo non si vede la differenza, «non vediamo la differenza tra questo esecutivo e quello precedente». Lo ha detto il segretario generale della Cgil parlando dal palco della manifestazione del primo maggio a Rieti. «Possiamo dire che se non si cambia sparito - ha detto - non vediamo la differenza tra il prima e il dopo. Sul mercato del lavoro non ci hanno convinto, sugli ammortizzatori sociali, nè sui licenziamenti facili». Infine, la richiesta al governo di «cambiare la politica di rigore e recessione per fare una politica di crescita».

Napolitano: regole bilancio tengano conto spese per crescita
«Il Governo italiano si sta seriamente muovendo» affinchè nel prossimo Consiglio europeo «le regole fissate a salvaguardia di politiche di bilancio rigorose, innanzitutto sotto il profilo del rapporto deficit-prodotto lordo, si aprano ad una considerazione positiva della spesa degli Stati per gli investimenti di ben definita urgenza ed efficacia ai fini della crescita e dell'occupazione». Lo ha rivelato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano oggi al Quirinale.

«I lavoratori suicidi ci addolorano»
I dati economici negativi dell'Italia rispecchiano «drammatiche difficoltà di famiglie ed intese» e fanno emergere «realtà che nessuno può sottovalutare o considerare con distacco». Lo ha rilevato il presidente Giorgio Napolitano in un lungo discorso al Quirinale dedicato ai temi del lavoro. «Anche i casi estremi del lavoratore sull'orlo della disoccupazione o dell'imprenditore sull'orlo del fallimento che si tolgono la vita non possono - ha spiegato - non addolorarci e scuoterci». Suicidi ma anche morti bianche: nella giornata dellla festa del lavoro un operaio romeno, Vasile Copil, di 51 anni, che stava lavorando in un cantiere a Rocca di Cambio (L'Aquila) ha perso la vita cadendo da un'impalcatura al terzo piano.

Fornero auspica rapida approvazione riforma del lavoro
Il Governo «non può che auspicare la rapida approvazione» della riforma del mercato del lavoro in discussione al Parlamento. Lo ha detto il ministro del lavoro Elsa Fornero nel corso delle celebrazioni per il Primo Maggio al Quirinale. Il ministro ha ricordato che la riforma si muove nella direzione di favorire un mercato del lavoro «inclusivo e dinamico».

Napolitano: basta arroccarsi su conquiste del passato
Basta «arroccarsi su conquiste del passato, si devono »riformulare le proprie ragioni«. Lo ha affermato Giorgio Napolitano nel suo discorso al Quirinale in occasione della festa del primo maggio aggiungendo che ogni »posizione difensiva o nostalgica è perdente« con una Europa che rischierebbe di scivolare ai margini della storia».

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