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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2012 alle ore 14:07.

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Le elezioni amministrative fanno slittare le prove Invalsi, che partiranno il prossimo 9 maggio. Nove e undici maggio i temuti test in italiano e matematica si svolgeranno nelle classi seconda e quinta primaria. Il 10 maggio si terranno in prima media. Mentre il prossimo 16 maggio le prove, rese obbligatorie dal recente Decreto Semplificazioni, coinvolgeranno la seconda superiore.

Nessuna novità invece per il "quizzone" dell'esame di maturità che quest'anno resterà così com'è (e non sarà quindi sostituito dalle prove Invalsi). Anche se, secondo i tecnici di Villa Falconieri, «sarebbe necessario». Ma l'ultima parola spetta al ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, che ancora non è arrivata.

La platea degli interessati
A render noto il calendario (definitivo) delle prove Invalsi 2012, a Roma, presso la scuola media statale Luigi Settembrini, è stato il nuovo commissario straordinario dell'Invalsi, Paolo Sestito, assieme al responsabile del servizio nazione di valutazione, Roberto Ricci. I test coinvolgeranno (complessivamente) circa 2,3 milioni di studenti (2.270.183, per l'esattezza), per un totale di 111.737 classi. Dal conto sono esclusi i ragazzi di terza media, visto che, anche quest'anno, i test Invalsi faranno parte dell'esame di stato e si svolgeranno il 18 giugno. Quest'ultima, ricordano dall'invalsi, sarà l'unica prova che peserà, per legge, sul volto finale degli studenti. Negli altri casi non c'èobbligo: saranno le scuole a decidere se inserire i
risultati nella valutazione finale.

Le novità 2013/2014
Il numero uno dell'Invalsi, Sestito, ha poi evidenziato le novità «a medio termine» che interesseranno le prove Invalsi, a partire dal 2013/2014. Ci saranno più meterie (oltre all'italiano e alla matematica ci saranno anche le discipline scientifiche e l'inglese) e test svolti con l'uso del computer. L'uso del computer servirà per rendere più agevole il test, ma anche per consentire ai docenti di inviare i risultati più rapidamente all'istituto di valutazione e ricevere più in fretta le elaborazioni degli esperti. E a partire dall'anno prossimo saranno rafforzati i sistemi di controllo sullo svolgimento delle prove, per evitare che i docenti diano una mano falsando i risultati. Mentre chi si rifiuterà di partecipare sarà segnalato agli uffici del ministero.

Le prove di quest'anno
Passando invece ai test che tra pochi giorni saranno somministrati ai ragazzi, Roberto Ricci ha evidenziato come le prove ricalcheranno quelle degli anni scorsi. Ma con qualche novità, ha aggiunto Sestito, come un maggiore spazio agli elementi argomentativi per la matematica e alle competenze nella comprensione della lettura. Il 20 luglio l'Invalsi diffonderà un rapporto con i principali risultati statistici, basato su un sottoinsieme di classi e scuole, e da settembre saranno restituiti i risultati delle verifiche alle scuole, che potranno decidere autonomamente se renderli pubblici o no. L'Invalsi produrrà, infine, una sorta di "Guida alla lettura" dei risultati per le scuole con lo scopo di aiutarle a interpretare quel che è emerso ai fini di una migliore programmazione didattica.

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