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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2012 alle ore 09:47.

Asta record per il notissimo "L'urlo", quadro del pittore novegese Edvard Munch, battuto all'asta a New York per 119,9 milioni di dollari (91 milioni di euro), che si conquista così il primato mondiale quale opera d'arte più costosa mai aggiudicata nel corso di una vendita al miglior offerente.
La vendita, che si è svolta ieri sera nella sala stracolma di Sotheby's, è durata solo 12 minuti: sette potenziali acquirenti si sono disputati l'opera, che era stata stimata in apertura 80 milioni di dollari, rilanciando offerte che crescevano di oltre 10 milioni in un minuto. «Record mondiale», ha quindi urlato il battitore d'asta Tobias Meyer. "L'urlo" ha così superato "Nudo, foglie verdi e busto", di Pablo Picasso, che era stato venduto nel 2010 per 106,5 milioni di dollari.
Realizzato nel 1895, "L'urlo" venduto ieri era l'unica delle quattro versioni ancora in mano a un privato, il norvegese Petter Olsen, il cui padre era amico e sostenitore di Munch. Ad aggiudicarsi l'opera, un cliente rimasto in incognito di Charles Moffett, vice presidente di Sotheby per il settore Impressionisti ed arte moderna. «Mi auguro proprio che l'opera vada in un museo, dove un sacco di gente potrà godersela», ha commentato Renee Belfer, collezionista e trustee emerito del Metropolitan Museum of Art di New York. Il nome del compratore è ignoto: all'asta era rappresentato da Charlie Moffet, un esperto che spesso compra per conto di compratori americani.
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