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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2012 alle ore 13:27.

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Le corse in solitario del Terzo Polo
Belluno, Genova, Pistoia, Rieti e Trapani: sono soltanto cinque (su 27) i capoluoghi al voto per il rinnovo del sindaco che vedranno il Terzo polo correre da solo, con un proprio candidato, senza schierarsi né col centrosinistra né con il centrodestra. A differenza delle amministrative 2011, quando c'era stato un ragionamento unitario che ha portato alla presentazione di un candidato del terzo polo a Milano, Napoli, Bologna e Torino, questa volta, il sodalizio tra Udc, Fli e Api, che su scala nazionale punta a dare vita a un nuovo soggetto aperto sulla scia dell'esperienza del governo Monti, ha deciso di non contarsi.

La strategia Pd
In casa del Partito democratico regna un certo ottimismo: per il segretario Pier Luigi Bersani, le amministrative di domenica potrebbero infatti confermare quelle del 2011 e lanciare la volata del leader Pd per le politiche del 2013. Nel 2011 la minoranza del partito contava di mettere in discussione la sua leadership in caso di tracollo alle amministrative, ma la vittoria del centrosinistra nelle principali città e la sconfitta di Silvio Berlusconi a Milano ribaltarono la partita. Il Pd è dato dai sondaggi appena sotto al 30%, mentre il Pdl nelle rilevazioni riservate dei democratici sarebbe addirittura sotto al 20 per cento. Una vittoria netta del centrosinistra darebbe forza al progetto di Bersani per fare del Pd il baricentro tra la sinistra di governo di Sel e i moderati.

I test in Lombardia
Da valutare con attenzione anche i risultati che si registreranno in Lombardia, in particolare a Monza e Como, dove le amministrative indicheranno se la Lega può continuare a correre da sola o dovrà fare marcia indietro e rinnovare l'alleanza con il Pdl. Sul fronte opposto il centrosinistra, con una formazione prevalente formata da Pd, Idv e Sel come nella "foto di Vasto", cercherà di approfittare compatto del divorzio tra gli avversari per guadagnare sindaci in terra padana. Allo stesso tempo, a Sesto San Giovanni (Milano), rischia di pagare il caso Penati con una sconfitta che farebbe storia. I Comuni al voto sono 126 in totale, 25 dei quali con più di 15mila abitanti.

I tempi in caso di ballottaggio
Le consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei Consigli comunali e circoscrizionali prevedono un eventuale turno di ballottaggio (più che probabile, in molti casi, se nessun candidato superera il 50% dei voti, evento più che probabile in molte località) per l'elezione dei primi cittadini nei Comuni sopra i 15mila abitanti per il 20 e 21 maggio. Quanto alle amministrative in calendario Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Sardegna, in queste tre Regioni a Statuto speciale i 69 Comuni interessati al rinnovo di sindaci e consigli comunali si recheranno al voto rispettivamente il 20 e 27 maggio, e il 10 giugno. Le candidature in Sardegna si chiuderanno il 12 maggio prossimo. In Trentino andranno alle urne solo i 535 elettori del Comune di Cavedago (TN) dove a gennaio il sindaco ha lasciato dopo le dimissioni di nove consiglieri.

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