Etiopia, il bene ostinato, costruito dal Cuamm
testo e foto di Gigi Donelli
6. Wolisso, il bene prezioso della convivenza
Siamo così abituati all'idea che lega l'Africa al conflitto che diamo per scontato che la convivenza non appartenga alla storia del continente. Per fortuna non è proprio così, almeno in Etiopia. Oromo, Amhara, Sidama, Tigrini, Somali, Afar. L'Etiopia è un museo etnografico vivente che si distribuisce attraverso un territorio molto vasto e si ricompone mescolandosi nella sua capitale, Addis Abeba. L'Etiopia è una federazione e la cittadina di Wolisso si trova al centro della grande nazione degli Oromo, un popolo che ha una storia di secoli di fusioni e commistioni con i vicini. La complessità etnica del paese poi non si limita al binomio etnia-religione, ma è ben più complessa e variegata. Gli Oromo stessi, che sono circa un terzo della popolazione nazionale, riconoscono almeno 12 sottogruppi etnici e professano religioni diverse, che vanno dall'islam sunnita, alla "tewahedo" della chiesa ortodossa etiopica, al cristianesimo protestante e alle minoranze cattoliche. Il tutto senza perdere la waaq che rappresenta la religione tradizionale. L'equilibrio sociale e l'assenza di conflitti religiosi sono uno dei fattori di stabilità del paese.
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