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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2012 alle ore 17:35.
L'ultima modifica è del 11 maggio 2012 alle ore 15:54.

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Arriva un piano per il Sud contro la povertà per «attenuare il disagio delle persone colpite dalla crisi». Lo ha detto il premier Mario Monti presentando a palazzo Chigi la riprogrammazione dei fondi comunitari destinati al Mezzogiorno. Il governo, infatti, ha riprogrammato 2,3 miliardi di euro dei fondi comunitari nelle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, «de-finanziando interventi con criticità di attuazione, obsoleti o inefficaci». Monti ha ricordato che «il rigore è il metodo. La crescita, il lavoro, l'inclusione i fini». Alla conferenza stampa, oltre al presidente Monti, hanno partecipato anche il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi e il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero. Il premier ha detto che il taglio delle tasse grazie ai proventi della lotta all'evasione è «astrattamente possibile».

Ecco nel dettaglio la ridistribuzione dei 2,3 miliardi
Di questi 2,3 miliardi, 845 milioni sono destinati a obiettivi di inclusione sociale: cura dell'infanzia (400 mln); cura degli anziani non auto-sufficienti (330), integrazione della politica dell'istruzione contro la dispersione scolastica con azioni per la legalità nel territorio (77), progetti promossi da giovani del privato sociale (38 mln). Gli altri interventi per 1,498 miliardi sono rivolti alla crescita attraverso iniziative per i giovani, interventi per promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca, promozione dell'innovazione dal lato della domanda attraverso bandi commerciali, valorizzazione di aree di attrazione culturale e riduzione dei tempi della giustizia. Un piano sociale, ha spiegato il ministro Barca, che «non trascura la crescita quando si occupa di equità».

Torna la social card
Torna la social card, ha annunciato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, precisando che ci sono sul piatto «50 milioni» di euro. Fornero ha spiegato che il piano «è in corso di definizione con i Comuni del Sud e del Nord» con più di 250mila abitanti. «Si tratta - ha detto Fornero - di una misura di contrasto alla povertà perché i cittadini che non hanno mezzi devono poter contare su un reddito minimo. Si tratta di un avvio in termini di sperimentazione».

Non siamo una colonia in Europa
Il rigore di questi mesi, ha detto Monti, «non é stato un cedimento a logiche e politiche decise da altri e in altri luoghi, ma uno scatto d'orgoglio e di condivisione di responsabilità chiesto agli italiani per futuro migliore». Nel piano sociale per il Sud c'è «una particolare attenzione per alcune regioni del Mezzogiorno dove il problema è più acuto e dove ci sono risorse che si possono usare subito».

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