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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2012 alle ore 20:20.

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Bilancio pesante per la cassa integrazione nei primi quattro mesi dell'anno. Sono stati interessati circa 470mila lavoratori a zero ore per circa 2.600 euro persi in busta paga da inizio anno, secondo le elaborazioni della Cgil su dati Inps. Nel complesso le ore di cassa integrazione chieste dalle aziende da gennaio ad aprile sono state 320 milioni. Un dato in linea con lo stesso periodo 2011 e che desta fortissime preoccupazioni nei sindacati. In particolare la proiezione di Cisl e Uil è che si rischi arrivare a quota un miliardo di ore di cassa come già successo nel 2010 (1,2 miliardi) e 2011 (953 milioni di ore).

Il dettaglio
Nei primi quattro mesi del 2012 il totale delle ore di Cig ordinaria (Cigo) è stato di 101 milioni (+26,5%). La richiesta di ore per la Cig straordinaria (Cigs) è stata di 110,8 milioni e segna un calo del 18,6% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La cassa integrazione in deroga (Cigd) con 110,9 milioni di ore autorizzate (+3,79%) risulta per la prima volta lo strumento più usato. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla Cigs in questi quattro mesi sono quello del commercio con (39,9 milioni con un aumento del 31,2%) e il settore meccanico (21,9 milioni ma con un -31,88%). Le regioni più esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 20,5 milioni di ore (+19,7%), l'Emilia Romagna con 12,5 milioni (+15,2%) e il Lazio con 11,7 milioni di ore (+154,2%).

Le reazioni
Cifre allarmanti secondo i sindacati. «Si continuano a registrare - osserva il segretario confederale Cgil, Elena Lattuada - dati negativi che indicano uno stato di profondissima crisi e di inesorabile declino del settore industriale. Senza ripresa - avverte - questi dati peggioreranno tirandosi dietro disoccupazione e desertificazione industriale».

La Cisl segnala l'urgenza di «arrivare all'approvazione della riforma del lavoro e di ripartite tra le Regioni le risorse per la cassa in deroga per il 2012, in misura adeguata alle esigenze: questo sarà tuttavia insufficiente senza interventi che possano compensare gli effetti negativi delle misure di austerità che stanno frenando la ripresa economica in un paese in recessione». Considerazioni anche alla luce del fatto che tra marzo 2011 e marzo 2012 sono stati persi 88mila posti di lavoro mentre la disoccupazione riguarda 2,5 milioni di persone.

«Il dato generale delle ore autorizzate di cassa integrazione dei primi 4 mesi del 2012 - afferma il segretario confederale della Uil Loy sottolineando che negli ultimi 40 mesi sono stati autorizzati circa 3,5 miliardi di ore di cassa - ci consegna una fotografia sostanzialmente simile al 2011 con una differenza, però, rilevante: al numero dei lavoratori mensilmente a rischio di cassa si devono aggiungere gli oltre 200mila posti di lavoro persi. A questo dato non può contrapporsi una politica economica che non vede nella crescita la vera ricetta da mettere in campo».

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