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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2012 alle ore 18:48.

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Una nuova maggioranza al debutto alla Camera per l'innalzamento della pena in caso di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio. L'emendamento Pd al ddl anticorruzione che introduce la pena della reclusione da 4 a 8 anni (attualmente, il Codice prevede una pena da 2 a 5 anni) è stato infatti approvato dalle commissioni coongiunte Affari costituzionali e Giustizia con i voti di Pd, Idv e Fli. Inizialmente decisa a sostenere l'emendamento, l'Udc ha poi preferito astenersi (come la Lega) prevedendo una frattura tra i partiti che sostengono il Governo. Unici voti contrari, quelli del Popolo delle Libertà.

Approvata norma più severa di quella proposta dal Governo
La proposta del Governo prevedeva la reclusione da 3 a 7 anni. Il Guardasigilli Paola Severino si è rimessa all'aula suggerendo però di accantonare l'emendamento per favorire una pausa di riflessione. «Se aumentiamo le pene per questo reato - ha sottolineato - dobbiamo di conseguenza aumentare quelle più gravi per concussione e concussione per induzione e a catena quelle inferiori». Anche il capogruppo Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, ha chiesto l'accantonamento dell'emendamento: l'approvazione di questa norma - ha spiegato - andrebbe a certificare che ormai è nata una maggioranza diversa da quella che sostiene il Governo. Questo atteggiamento non produttivo in termini di dialogo».

Il parallelo con il falso in bilancio
Al termine della seduta, il ministro ha escluso di aver assistito alla nascita di una nuova maggioranza parlamentare, «così come non credo si sia formata un altra maggioranza sul falso in bilancio», provvedimento sul quale ieri hanno votato ancora insieme Pd, Idv e Terzo polo. «Il Governo - ha concluso Severino - è disponibilissimo a interventi migliorativi ma no a quelli che sconvolgono la linea che abbiamo individuato per una questione importante come la lotta alla corruzione». L'emendamento approvato dalle Commissioni «era adeguato: aumenta le pene per un reato gravissimo, é il massimo reato che rappresenta la corruzione» ha precisato invece la presentatrice Donatella Ferranti (Pd), sottolineando che si tratta di «un aumento leggero; riteniamo che la pena sia congrua».

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