Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2012 alle ore 17:48.

My24
Michele IorioMichele Iorio

Il Molise vive nel segno di Iorio. Che qui non solo è "uno" – il presidentissimo Michele che oggi è stato spodestato dal Tar ma potrebbe essere rimesso al suo posto dal Consiglio di Stato – ma è anche "bino": la sorella del Governatore, Rosa detta Rosetta, corre infatti per diventare sindaco di Isernia, proprio la città molisana che già vide il fratello prima consigliere e poi sindaco. Questo fine settimana Rosetta andrà al ballottaggio con Ugo De Vivo (candidato sindaco per il centrosinistra).

Sembra quasi che questa Regione – che con i suoi 319 mila abitanti potrebbe essere ospitata tutta in un quartiere di Roma – non riesca a fare a meno di questa famiglia, che tutto politicamente deve all'inossidabile Michele, 65enne ex democristiano, chirurgo, che dopo aver fatto negli anni Ottanta il sindaco di Isernia ha bruciato le tappe fino a diventare – secondo parte dell'opposizione – il padre-padrone dell'intera regione. "Il decennio di Iorio alla guida della Regione – spiega Massimo Romano, consigliere regionale tra i più votati e tra i più accaniti oppositori - ha promosso una serie di devastazioni dal punto di vista del sistema sanitario, finanziario ma soprattutto sotto il profilo culturale.

Oggi ci troviamo di fronte ad una regione che deve lottare per la propria sopravvivenza, con devastazioni contabili, ricostruzione post terremoto ferma al 30% e sistema sanitario allo sfascio. Iorio ha controllato tutto attraverso un potere politico borderline. Altri problemi presto scoppieranno relativamente ad alcune realtà industriali legate alle società partecipate regionali".

La rincorsa di Iorio – sempre "battezzata" da un ampio e legittimo consenso popolare – non si è mai fermata. Alla Provincia di Isernia Iorio ha ricoperto gli incarichi di assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica e poi nel 1990, di gran carriera, è entrato in consiglio regionale dove diventa subito (e quel "subito" è tratto proprio dal suo curriculum vitae pubblicato sul sito della Regione) assessore all'Urbanistica, quindi assessore ai Lavori pubblici, poi assessore alla Sanità (come dire, uno dopo l'altro, i gradini del podio politico e del consenso elettorale).

Diventa vicepresidente e a febbraio del 1998, viene eletto dal Consiglio regionale Presidente della Giunta. Nel 2000 diviene presidente della Commissione speciale per la riforma dello statuto e nel maggio 2001 viene eletto, con il maggior numero di voti nella storia repubblicana del Molise, deputato. Alla Camera entra, come parlamentare di Forza Italia, come componente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione. L'11 novembre dello stesso anno viene eletto a suffragio universale Presidente della Regione.

La Camera dei Deputati forse è troppo stretta e, quindi, ad aprile 2006 viene eletto senatore con Forza Italia (nel quale nel frattempo è confluito), riportando uno straordinario successo elettorale che lo vede raccogliere il quoziente personale più alto d'Italia relativamente a quel partito. In Senato diviene componente della Commissione di vigilanza sulla Rai. Nel novembre del 2006 viene rieletto Presidente della Regione e il 17 ottobre 2011 viene rieletto, per la terza vola consecutiva, Presidente della Regione Molise.

Ora la sentenza del Tar si mette (ipoteticamente) tra le ruote del "presidentissimo".Se il Consiglio di Stato confermerà la legittimità a ricoprire l'incarico di Governatore bene, altrimenti – ha già dichiarato – si ripresenterà agli elettori.

Certo è che – nel frattempo – sarà la sorella a "tremare" per le conseguenze di questa decisione. A Isernia, infatti, c'è chi giura che il centrodestra sia pronto a spostare l'asse dell'impegno addirittura verso il candidato di centrosinistra De Vivo o, nella migliore delle ipotesi, a non impegnarsi più di tanto. Sicuramente cattiverie, maldicenze, visto che 21 consiglieri eletti nelle liste collegate a Rosetta Iorio, hanno già profuso, con un documento, il loro amore eterno alla coalizione e al candidato eccellente.

Eccellente ma – con il cognome che porta – anche politicamente "complesso" ed allora le elezioni del piccolo Comune capoluogo Isernia (22mila abitanti, che entrerebbero tutti in meno di 100 palazzi di un quartiere popolare di Roma, Milano o Napoli) questo fine settimana diventeranno uno snodo vitale soprattutto per il termometro del gradimento al fratellone.

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi