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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2012 alle ore 16:55.

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Voto anomalo a sinistra
Secondo punto. Il Pd conta di registrare domani sera un buon successo, se si sommano fra loro le amministrazioni in cui le coalizioni di centrosinistra hanno ottime prospettive di vittoria. Questo permetterà a Bersani di ripetere che il Pd non è solo il vincitore della tornata amministrativa, ma rappresenta il baricentro e l'asse del sistema politico. E' davvero così? In parte sì, ma nella sostanza è meglio andare cauti. Innanzitutto perché occorrerà misurare con scrupolo quanto è grande l'influenza di Grillo sull'elettorato di sinistra. E poi non bisogna dimenticare, ad esempio, il voto di Palermo. Un voto del tutto anomalo, dove il Pd è perdente due volte: la prima perché il suo candidato era stato sconfitto nelle primarie (da Fabrizio Ferrandelli). La seconda perché il prevedibile trionfo di Leoluca Orlando scompagina tutti gli equilibri ed è un dato che rispecchia un rapporto personale ed esclusivo con la città dello storico sindaco.

Genova, drammatica disaffezione
Quanto a Genova, altro grande capoluogo, l'affluenza ieri sera era in calo drammatico: 22,8 contro il 33,6 per cento. Brutto segnale. Tuttavia il Pd vincerà probabilmente con Marco Doria, ossia un Pisapia genovese. Uomo di sinistra, non c'è dubbio: ma come trascurare il fatto che si tratta di un personaggio lontano dalle segreterie romane? In altri termini, è vero che i bersaniani e i loro alleati si apprestano a contare il numero delle amministrazioni vinte. Ma non tutte indicano la presa del Pd sulla società e il territorio: la maggior parte dimostra solo che c'è uno stato d'animo d'irrequietezza diffuso nell'opinione pubblica, ma che raramente questo umore viene intercettato e interpretato dai partiti tradizionali, compreso il Pd.

Centrodestra da ricostruire
Ultimo punto, il centrodestra. Il secondo turno servirà anche a valutare quanto è profonda la crisi del partito berlusconiano. Vedremo in cosa consisteranno le "novità straordinarie" annunciate da Alfano nei prossimi giorni. Ma non c'è dubbio che su quel versante c'è quasi tutto da ricostruire. Prima che sia troppo tardi. E ben sapendo che la Lega, oggi nell'ora più buia della sua storia, non è più un riferimento apprezzabile. E non lo sarà a lungo.

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