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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2012 alle ore 18:13.

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Verso l'accordo sui debiti della Pa. Raggiunta l'intesa di massima, si punta a chiudere martedìVerso l'accordo sui debiti della Pa. Raggiunta l'intesa di massima, si punta a chiudere martedì

Sono in dirittura d'arrivo i provvedimenti del Governo relativi ai debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Riunioni politiche e tecniche si sono susseguite al ministero dell'Economia, coordinate dal vice ministro Vittorio Grilli, che nella mattinata di ieri ha sbloccato la situazione nel corso di un incontro con i vertici di Confindustria, Abi, Confartigianato, Rete Imprese Italia e i rappresentanti delle cooperative. I risultati di questo incontro sono stati quindi portati al tavolo dei tecnici riunito nel pomeriggio in via XX Settembre. L'obiettivo, secondo quanto si apprende, è di tradurre al più presto le indicazioni raccolte in provvedimenti e chiudere la partita entro le prossime 24 ore. Il confronto proseguirà anche nella giornata di oggi quando, secondo il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, potrebbe essere annunciata l'intesa sui decreti.

I quattro decreti interministeriali
Al centro della trattativa sono i quattro decreti interministeriali su certificazioni, garanzia e compensazioni dei debiti. Se sará raggiunta l'intesa si partirá con il decreto sulla certificazione dei crediti che le imprese vantano nei confronti dello Stato, mentre in un secondo tempo (dopo il via libera della conferenza unificata) si passerá alla certificazione dei debiti delle amministrazioni locali e alle compensazioni. Salvo sorprese dell'ultim'ora l'ufficializzazione dell'accordo potrebbe arrivare martedì, dopo un'ultima valutazione della bozza dei decreti. No a nuovi adempimenti e a certificazioni per i crediti delle imprese del settore edile oltre a quelli già previsti per legge. Lo chiede il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti, sottolineando che «qualsiasi ulteriore richiesta di certificazioni rappresenterebbe un ulteriore appesantimento burocratico».

La riunione al Tesoro
I debiti della pubblica amministrazione verso le imprese ammontano, secondo le stime, a circa 60-80 miliardi di euro. All'incontro di ieri mattina, che è durato circa un'ora e mezza, hanno partecipato il viceministro all'Economia Vittorio Grilli, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia con il direttore generale Giampaolo Galli, il presidente e il direttore generale dell'Abi Giuseppe Mussari e Giovanni Sabatini, il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, Ivan Malavasi per Rete Imprese Italia e Vincenzo Mannino segretario generale di Confcooperative. Secondo quanto è trapelato, risulta superabile il nodo delle certificazioni prive di data (quelle relative alle amministrazioni sottoposte ai vincoli del patto di stabilità) che sarebbero residuali. Anche sui tempi di pagamento le imprese avrebbero portato a casa una velocizzazione che ridurrebbe ben della metà i previsti 12 mesi di attesa. Ogni certificazione dovrebbe così indicare l'ammontare del credito e la scadenza del pagamento, variabile questa dipendente dal tipo di amministrazione debitrice. Anche riguardo alle compensazioni, vi sarebbe stata apertura da parte del governo nel considerare compensabili i tributi a livello locale (ad esempio Imu), nonchè gli oneri contributivi.

Imprese finanziate con il meccanismo del pro solvendo
L'obiettivo della trattativa è consentire alle imprese di farsi finanziare a sconto dalle banche, con il meccanismo del pro solvendo, fino a 20-30 miliardi di crediti vantati con la pubblica amministrazione. Sulla compensazione si vedrà, concretamente, la normativa prevista dal decreto, però sembra certo che non si potranno compensare i debiti relativi ai contributi previdenziali, come chiesto dalle imprese.


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