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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2012 alle ore 12:21.

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Mario Monti insieme a Corrado Passera (Reuters)Mario Monti insieme a Corrado Passera (Reuters)

«Quattro decreti ministeriali per ridurre i debiti delle imprese» e «accendere il motore della produttività». Sono stati presentati a Palazzo Chigi dal premier Mario Monti i decreti per i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. Insieme al ministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera e al viceministro dell'Economia e delle finanze, Vittorio Grilli, Monti ha detto che «possiamo realizzare un progressivo rientro del debito commerciale accumulato dalla Pubblica amministrazione smaltendo uno stock di 20/30 miliardi già per quest'anno». Con i quattro decreti adottati oggi dal Governo per smaltire i debiti delle Pubbliche amministrazioni verso le imprese, é stata data una risposta «a un problema che stava diventando grave», ha commentato il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera,

Carburante per riaccendere il motore della produttività
Si tratta di un pacchetto di iniziative per disciplinare i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici. Ritardi nei pagamenti che hanno mandato in tilt molte imprese fornistrici della Pa: «sono le nostre aziende, a volte più piccole, innovative - ha detto Monti - che in questa fase difficile non hanno abbassato la testa. Per questo hanno bisogno di liquidità, di un carburante capace di riaccendere il motore della produttività».

Per la crescita non basta pompare soldi
Per anni il problema della crescita è stato visto come «un problema 'idraulico': c'era un tubo, si pompavano i soldi, e sarebbe dovuta venir fuori la crescita. Invece non veniva fuori niente, o venivano le cattedrali nel deserto». Per l'operazione di crescita alla quale sta puntando Mario Monti, fatta «attraverso la rimodulazione dell'economia», «ci vorrà un po' di tempo».

Fornire liquidità alle imprese
Si punta a fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche. «Nella consapevolezza del ruolo centrale delle imprese nel rilancio della nostra economia in un quadro finanziario risanato, come quello che abbiamo realizzato - ha spiegato Monti - pensiamo sia giunto il momento e ci siano le possibilità tecniche per sistemare parzialmente il problema di liquidità della imprese».

Cosa c'è nei quattro decreti
Si tratta di due decreti ("decreti certificazione") che riguardano la certificazione dei crediti scaduti nei confronti il primo delle Amministrazioni centrali (inclusi gli enti pubblici nazionali) e il secondo per le Regioni e enti locali, inclusi gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Sono due decreti "fotocopia", spiega palazzo Chigi, «uno immediatamente operativo (quello che riguarda le amministrazioni centrali), l'altro che necessita del parere della Conferenza Stato-Regioni ma auspicabilmente operativo nel più breve tempo possibile». Poi c'è un decreto ("decreto compensazioni") che riguarda le compensazioni dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Il quarto decreto riguarda il Fondo Centrale di Garanzia, che prevede agevolazioni per le imprese creditrici della Pubblica Amministrazione, in attuazione della legge 214/2011 (cosiddetto "salva Italia").

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