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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2012 alle ore 08:43.

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La Camera approva la riduzione dei finanziamenti ai partiti. Nel 2012 saranno dimezzatiLa Camera approva la riduzione dei finanziamenti ai partiti. Nel 2012 saranno dimezzati

A un mese e mezzo dall'impegno preso dai presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, per la riforma del finanziamento dei partiti, l'aula di Montecitorio ha approvato l'articolo 1 del Ddl sui bilanci dei partiti che lo riduce da 182 milioni circa a 91 milioni nel 2012. Il testo approvato con 372 sì, 97 no e 17 astenuti, prevede che i contributi siano ridotti a 91 milioni l'anno il 70% dei quali, pari a 63.700.000 euro, viene corrisposto come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e per l'attività politica. Il restante 30%, cioè 27.300.000 euro, viene erogato a titolo di cofinanziamento.

Resta intatto il meccanismo dei rimborsi, visto che vengono respinti gli emendamenti di Lega e Idv per abrogarlo. Contrari Pd, Udc, gran parte del Pdl. Favorevoli Lega, Idv, Radicali e Noisud. Fli si astiene.
Riceve l'ok, invece, la proposta di modifica che di fatto introduce le quote rosa. Messa a punto dalla parlamentare del Pd Sesa Amici, la norma prevede la decurtazione del 5% dei finanziamenti a quei partiti che non garantiscano un'adeguata rappresentanza di donne in lista.

I calcoli sul dimezzamento «decrescente» negli anni
Dall'anno prossimo il risparmio per le casse dello Stato sarà decrescente: da un lato perché la quota destinata ai partiti sarebbe già diminuita per effetto delle ultime manovre economiche, dall'altro perché in realtà la legge che l'assemblea di Montecitorio sta esaminando prevede anche l'aumento della detrazione fiscale per chi effettua donazioni in favore di partiti, tra i 50 e i 10mila euro, e Onlus (dal 19% attuale al 24% nel 2013 e al 26% dal 2014): parte del risparmio che deriverà dal taglio del finanziamento pubblico infatti andrà a coprire l'aumento delle detrazioni previsto.

I conti li ha fatti la Ragioneria dello Stato stimando che, a regime, nel 2016, i risparmi derivanti da questa legge per lo Stato saranno di 11 milioni di euro. Se è vero che nel 2012 i rimborsi passeranno da 182 milioni circa a 91 milioni circa, infatti, nel 2013 la riduzione sarà dai previsti 160 milioni circa ai 91 circa, con un risparmio di poco più di 69 milioni di euro; nel 2014 il risparmio sarà di 58.440.548 euro e nel 2015 e 2016 di 50.193.278. Una parte di questi risparmi però servirà a coprire l'aumento delle detrazioni previsto dalla legge. Dunque, la Ragioneria stima che gli effetti finanziari complessivi, ovvero il risparmio effettivo per le casse dello Stato, sarà di 69 milioni nel 2013 (quando non 'peseranno' ancora le detrazioni), ma di poco più di 2 milioni nel 2014 (quando le detrazioni sono stimate in 56 milioni), di 5 milioni nel 2015 (detrazioni per 44 milioni) e 11 milioni a regime, dal 2016 (detrazioni per 39,3 milioni).

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