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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2012 alle ore 18:00.

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L'Italia dei Valori ha presentato alla Camera le 200mila firme che sono state raccolte per la legge di inziativa popolare contro il finanziamento pubblico ai partiti. Secondo Antonio Di Pietro «la proposta di partenza non può che essere questa legge che non arriva dai conciliaboli segreti dei partiti ma direttamente dalla volontà popolare. Questo significa democrazia». L'Idv sceglie proprio il giorno in cui l'aula della Camera dà il via al dibattito sulla proposta di legge sulla riforma dei rimborsi elettorali e sul controllo dei bilanci. È all'esame il testo A-B-C. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito «una iniziativa significativa», insieme al pacchetto di proposte di riforme costituzionali già presentato in Parlamento, la proposta di riforma.

Verso nuove modifiche al testo, spunta il nodo detrazioni
La partita è aperta. I due relatori del testo sul finanziamento e i controlli, approvato la scorsa settimana in commissione, sono al lavoro per aggiustamenti. Il nodo politico, con cui sono alle prese Peppino Calderisi (Pdl) e Gianclaudio Bressa (Pd), dopo aver trovato l'intesa per dimezzare il rimborso elettorale nella rata di luglio, è quello delle detrazioni fiscali del 38 per cento per le erogazioni tra i 50 e i 10mila euro da parte dei privati.
Una soluzione potrebbe essere quella di abbassare quella percentuale per i partiti equiparandola alla detrazione per le onlus che attualmente è al 19 per cento. Secondo quanto viene spiegato da fonti parlamentari, non sarebbe invece possibile l'operazione inversa, ossia alzare al 38 per cento le detrazioni fiscali sulle donazioni alle onlus: l'operazione non sarebbe sostenibile per le casse dello Stato. I due relatori stamane hanno avuto una riunione con i tecnici della commissione Affari costituzionali e ora aspettano un confronto con il governo. Manca infatti la relazione tecnica sui costi chiesta alla Ragioneria dello Stato da parte della commissione bilancio che proprio per questo non ha ancora espresso il suo parere sulla riforma. Il testo Bressa-Calderisi, nella sua formulazione attuale, delega al governo l'armonizzazione delle detrazioni in favore delle onlus e quelle per i partiti e i movimenti politici.

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