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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2012 alle ore 22:07.

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“Così come hanno fatto il clientelismo, che ha le sue radici nel 19° secolo e oltre, e la più recente ‘morte delle ideologie’ seguita alla fine della Guerra Fredda”. Il clientelismo “viene fatto risalire all’antica Roma” ed era ampiamente diffuso nel 19° secolo, “prima ancora che fosse creata l’Italia”. E’ stato rafforzato dopo la Seconda Guerra mondiale, “quando elettori analfabeti venivano facilmente manipolati dai politici”. Lo scambio di favori era così sfacciato che talvolta agli elettori rurali veniva data una scarpa oppure mezza banconota prima di un’elezione, e il resto dopo il voto.

Sia in Italia che in Grecia, “questi fattori storici sono stati perpetuati da sviluppi più moderni”.

Il Parlamento italiano – prosegue la Reuters - ha discusso per anni una legge elettorale, definita una “porcata” dal suo stesso inventore. La legge “rafforza il potere dei partiti, incoraggia la frammentazione e coalizioni spesso incompatibili”.

L’ex ambasciatore Sergio Romano spiega alla Reuters che lo scandalo Mani Pulite ha impedito all’Italia di svilupparsi come altri Paesi dopo il crollo del comunismo perché ha distrutto sia la Dc che il partito socialista. A destra, il vuoto è stato riempito da Berlusconi e a sinistra è stato creato il Partito democratico, formato dagli ex comunisti e i democristiani di sinistra. “E’ stato come mescolare l’acqua e l’olio”, dice Romano. E aggiunge che 17 anni di dominio di Berlusconi hanno ulteriormente contribuito alla paralisi politica perché era sempre preoccupato di fare approvare leggi per sfuggire ai suoi guai giudiziari, facendo patti con i politici che proteggevano i propri interessi.

“Anche le rigide strutture di partito in Italia e in Grecia hanno favorito l’ascesa dei politici di macchina piuttosto che di leader carismatici”.

I problemi della Grecia sono simili a quelli dell’Italia, con forti strutture di partito e bustarelle endemiche. “Chi entra in politica in Grecia deve diventare corrotto per sopravvivere”, dice alla Reuters l’opinionista politico Nikos Dimou. Come in Italia, anche in Grecia il sistema clientelare ha radici storiche, che risalgono ai 500 anni di dominio dell’impero ottomano. Sistema perpetuato e aggravato dopo la fine della giunta militare nel 1974. “Nuove classi di persone sono entrate in politica e questa gente era a dir poco più affamata”, afferma Dimou.

Anche se i due Paesi hanno problemi simili, secondo gli analisti “l’Italia almeno ha avuto la flessibilità per nominare, per la seconda volta in 20 anni, un governo tecnico rispettato, cosa che i politici greci non hanno fatto”. E anche questo ha radici storiche, conclude la Reuters: lo stesso Monti si è paragonato al “podestà straniero” che le città del Medio Evo mettevano temporaneamente a governare quando erano paralizzate dalle dispute.

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