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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2012 alle ore 18:03.

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Prima le lettere di monsignor Viganò contro Bertone, quindi la corrispondenza che mostra lo scontro interno al Vaticano sullo Ior (concluso, ieri, con il siluramento del presidente Ettore Gotti Tedeschi), poi, addirittura, la fantasiosa storia di un attentato al Papa.

Alla trasmissione "Gli intoccabili" di Luigi Nuzzi (La7), sul "Fatto quotidiano", e in altre testate sono usciti, nei mesi scorsi, documenti riservatissimi del Vaticano. E in conclusione - il bengala del gran finale - un intero libro zeppo di lettere classificate e memo "sub secreto", Sua Santità, mandato da poco in libreria dallo stesso Nuzzi.

Arresto eccellente
La fuga di notizie continua che ha scosso il Vaticano sarebbe giunta a conclusione, oggi, con un arresto eccellente, e dal sapore del romanzo giallo: il colpevole sarebbe il maggiordomo di Benedetto XVI.

La notizia inizia a circolare su internet e a fine mattinata il portavoce vaticano, Federico Lombardi, rompe gli indugi e risponde alle domande dei giornalisti con una dichiarazione scarna. «L'attività di indagine avviata dalla Gendarmeria, secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e sotto la direzione del Promotore di Giustizia, ha permesso di individuare una persona in possesso illecito di documenti riservati. Questa persona - ha aggiunto il gesuita - si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti».

Nessun nome, nessuna traccia dell'identità del «corvo» (o «talpa» che dir si voglia) nelle comunicazioni della sala stampa vaticana. Che si limita a precisare che l'indiziato è «in stato di arresto». Il Vaticano dispone non di una vera e propria prigione ma di camere di sicurezza.

Esce il nome del «corvo»
È "Il Foglio" a scrivere per primo che l'arrestato sarebbe l'assistente di camera dell'appartamento pontificio, ossia il cameriere personale del Papa, Paolo Gabriele, detto «Paoletto». Sposato con due figli, è conosciuto come una persona mite, cordiale, sempre al fianco del Papa, pochi svaghi, come - durante le vacanze in montagna del Pontefice - qualche passeggiata nelle località di villeggiatura insieme agli altri membri della «famiglia pontificia», composta dal medico personale del Papa, Patrizio Polisca, dal segretario personale, monsignor Georg Gaenswein, dal «secondo segretario» Alfred Xuareb e dalle quattro «memores domini», laiche consacrate di Cl.

La notizia dell'identità dell'arrestato non trova conferme ufficiale ma unanimi riscontri in disparati ambienti vaticani.

Primo risultato dell'indagine interna
Sarebbe così giunta ad un primo risultato l'indagine interna iniziata diversi mesi fa.

Al primo manifestarsi delle fughe di documenti riservati vaticani, e dopo una prima, informale indagine della Gendarmeria guidata dal comandante Domenico Giani, il "sostituto" della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, spiegò, in un'intervista al direttore dell'"Osservatore romano" dello scorso 16 marzo, che la Segreteria di Stato Vaticana aveva disposto una «accurata indagine che riguardava tutti gli organismi della Santa Sede», condotta «a livello penale» dal promotore di giustizia del tribunale vaticano, Nicola Picardi, e «a livello amministrativo» dalla stessa Segreteria di Stato.

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