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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 17:47.
L'ultima modifica è del 29 maggio 2012 alle ore 12:59.

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I capannoni di un'azienda di Mirandola crollati per la scossa di terremoto di questa mattina (AP Photo)I capannoni di un'azienda di Mirandola crollati per la scossa di terremoto di questa mattina (AP Photo)

Era il fiore all'occhiello del settore biomedicale italiano. Mirandola, comune del modenese colpito dal sisma con impietosa violenza oggi e lo scorso 20 maggio, ora è un paese fantasma, in centro come in periferia dove su 150 aziende che operavano nel settore, per un giro d'affari stimato in 800 milioni di euro, almeno (a ieri prima della nuova scossa di 5.8 gradi di questa mattina) il 70% aveva subìto danni ed era stata costretta ad interrompere la produzione e mettere in cassa integrazione circa 3.000 addetti su 5.000. Il bilancio del disastro, umano prima ancora che economico, è devastante: da domani si aggiornerà ma è facile supporre che il comprensorio del biomedicale sia stato sepolto dalle macerie dei suoi capannoni.

Tra le mille storie, tutte dolorose che di speranza in questi momenti ce n'è poca in giro, quella di Mauro Mantovani, titolare della Aries, azienda che conta 26 dipendenti e un fatturato annuo di 5 milioni di euro. Secondo le prime notizie sembra che uno dei suoi dipendenti sia morto nel crollo del capannone, mentre alcune voci indicano lo stesso Mantovani come vittima del sisma. Sepolto sotto le macerie in via XXV luglio, a Mirandola.

Potrebbe poi essere costata la vita a un uomo il crollo di una ditta di biomedicale a Medolla, in provincia di Modena. La notizia, ancora senza conferma ufficiale, è diffusa da Trc Telemodena. Sotto le macerie dell'azienda, crollata in gran parte dopo la forte scossa di terremoto di
stamattina, ci sarebbero ancora quattro dispersi. I vigili del fuoco sono al lavoro da ore per cercare di metterli in salvo. Uno dei dispersi avrebbe risposto al cellulare, alimentando così le speranze di ritrovarlo vivo.

Danni vistosi ai capannoni nei pressi di Cavezzo e della Cappelletta del Duca, a Medolla, in provincia di Modena, che piange tre operai coinvolti nel crollo dell'azienda Haematronic. Sotto le macerie erano rimaste tre
persone, due di queste sono state trovate senza vita nel tardo pomeriggio. Una terza vittima era stata individuata questa mattina. Si cerca ancora il quarto operaio.

Disagi si sono verificati sulle linee ferroviarie, che questa mattina hanno subito rallentamenti: la circolazione dei treni attorno alla stazione centrale di Bologna è stata interrotta per accertamenti sulle infrastrutture. Sono già al lavoro i vigili del fuoco per i primi interventi urgenti in accordo con il 118. All'una tutte linee ferroviarie sono state riaperte.

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha parlato questa mattina con gli imprenditori di Modena, che gli hanno confermato che ci sono «danni ingenti».

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