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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 15:31.

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"Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!". E poi il link all'offerta commerciale. Il tweet è apparso sul profilo di Groupalia, il sito che offre sconti sotto forma di coupon. In quel momento l'hastag terremoto (#terremoto) raccoglieva decine di tweet al secondo con gli aggiornamenti sul tragico terremoto che ha fatto diverse vittime nel modenese.

In poco tempo GroupaliaIT è diventato trending topic su twitter, ovvero uno degli argomenti di discussione più popolari. Critiche feroci contro una gaffe che potrebbe entrare nei manuali di comunicazione e marketing sui social network nel capitolo "errori da evitare". Primo: perché in quel momento twitter era la piattaforma che stava dando il maggior numero di informazioni sul terremoto. Testimonianze, numeri di emergenza per donare il sangue, ricevere assistenza e informazioni. Un contesto in cui una battuta difficilmente poteva essere presa bene. Secondo, perché in genere gli utenti che hanno un fine commerciale sfruttano gli hashtag più popolari per aumentare il numero di follower. In un momento particolarmente sbagliato in questo caso in cui la maggior parte erano comunicazioni di servizio.

Le scelte in tempo reale sono molto rischiose. Groupalia ha prontamente cancellato il tweet, ma gli utenti ormai lo avevano immortalato e diffuso sul social network. Il tempo reale è dunque un abbaglio: resta tutto. Durante la scossa di terremoto di domenica scorsa era stata la volta del segretario della Lega Nord di Rovato (Brescia), Stefano Venturi, che su Facebook era stato travolto di insulti per aver scritto: "Terremoto nel Nord Italia... Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando. (La prossima volta faremo piu' piano)".

Groupalia si è scusata ufficialmente, sempre su twitter, e ha poi rimandato alla sua pagina Facebook con le scuse del Country Manager per l'Italia, Andrea Gualtieri: "Sono davvero costernato per quanto accaduto e chiedo scusa alla popolazione colpita dal sisma per averla offesa. Si è trattato di un gesto irresponsabile dettato principalmente da superficialità e inesperienza. La catastrofe che ha colpito la popolazione dell'Emilia Romagna non può e non deve ovviamente essere strumentalizzata; è una disgrazia che merita tutto il nostro rispetto. Mi scuso ancora e, per esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto, l'azienda ha deciso di effettuare una donazione alla Croce Rossa Italiana, da destinare alle persone coinvolte nel sisma. Inoltre, pubblicheremo nei prossimi giorni un deal solidale, per chiunque voglia essere di aiuto e fare una propria donazione".

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