Viaggio tra gli immigrati di San Felice sul Panaro al campo sfollati
"Di dove sono? Di San Felice sul Panaro". Lezione di integrazione piena e armoniosa, al campo sfollati gestito dalla Protezione civile del Trentino nella piazza del mercato, dove quattro ospiti su cinque sono stranieri. L'inflessione della voce e' emiliana.
di Paolo Bricco
1. Andi, disoccupato, anche prima del sisma
Nello sguardo di Andi Mo, liberiano, c'e' la tristezza di chi e' entrato nel tunnel del terremoto gia' da persona che aveva perso il lavoro. "Lavoravo alla fonderia Scacchetti di San Felice - racconta - ma per la crisi mi ero gia' ritrovato disoccupato". Per Andi, dunque, la preoccupazione e' doppia. Da disoccupato, cercare un lavoro in un sistema economico locale che, nel prossimo anno, avra' tassi di inattivita' forzata che, qui, non si vedevano dagli anni Trenta, quando questa terra allora agricola sperimento' l'ultima ondata di emigrazione. "Non saranno mesi facili - dice con una punta di ansia - adesso e' tutto in discussione".
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