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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2012 alle ore 16:31.

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Nella foto l'ingresso delo stabilimento Fiat di Cassino dove viene prodotta attualmente la Bravo (Ansa)Nella foto l'ingresso delo stabilimento Fiat di Cassino dove viene prodotta attualmente la Bravo (Ansa)

Fiat intende rinviare al 2014 l'introduzione sul mercato della nuova Bravo e della nuova Grande Punto. Così a Radiocor fonti del settore automotive secondo cui il problema per la nuova Bravo è «decidere se sarà un crossover oppure una normale berlina a due volumi», mentre per la nuova Grande Punto il rinvio è legato «ai ritardi di progettazione in quanto manca ancora l'ok tecnico». Sembra infatti che l'a.d. Sergio Marchionne abbia finora bocciato tutti i progetti presentati. Il Lingotto interpellato ha dichiarato «no comment». L'attuale Grande Punto è prodotta a Melfi e la Bravo a Cassino. Inizialmente i due modelli dovevano essere lanciati nel 2013.

I conti 2011
L'anno scorso Fiat Group Automobiles ha accusato perdite nette per circa 791,2 milioni contro un utile di 369,6 milioni del 2010, su ricavi quasi invariati a 17,65 miliardi (17,7 miliardi l'anno prima). È quanto emerge dal bilancio 2011 di Fiat Group Automobiles, il primo esercizio intero dopo la scissione dell'Auto dai camion e dalle macchine per l'agricoltura e le costruzioni, che include anche il contributo dei marchi Chrysler e Jeep. Attraverso Fiat North America Fag detiene il 58,5% di Chrysler (dal 5 gennaio 2012). Le consegne sono scese del 2,4% a 2.032.900 automobili e veicoli commerciali leggeri con il calo del 4,6% delle vetture (in particolare -10,7% in Europa) parzialmente compensato dalla crescita dei veicoli commerciali leggeri (+0,7% a 422.067). Gli investimenti in capitale fisso a livello consolidato nel settore Auto sono saliti del 57% a 1.662,9 milioni con «il completamento di importanti investimenti presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco», dove viene prodotta la Nuova Panda, mentre all'estero sono pari a 384,6 milioni per Fiat Automoveis, 208,5 milioni per Fiat Auto Poland per completare attrezzature per la Lancia Nuova Ypsilon e 368,9 milioni per Fiat Automobiles Serbia per il nuovo modello Fiat Ellezero.

Termini Imerese, Dr Motor prende tempo
Gli ultimi dati sul bilancio Fiat arrivano nel giorno in cui, presso il ministero dello Sviluppo economico, a Roma, si è tenuto l'ennesimo "tavolo" sindacati, governo e Dr Motors sul futuro dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Al termine dell'incontro, l'imprenditore Massimo Di Risio si è detto fiducioso di trovare una soluzione entro 15 giorni, lasciando intendere di essere in trattativa con un "partner" industriale. Dura la reazione segretario Fiom, Maurizio Landini: «Non é andata bene - ha spiegato ai cronisti riferendosi al confronto appena terminato - c'é un giudizio unitario dei sindacati sul fatto che non c'é nulla di concreto». A fronte della nuova scadenza chiesta da Dr Motor, «noi abbiamo ribadito che non c'é più tempo da perdere e che il rispetto dell'accordo del 1° dicembre é che tutto si deve tenere insieme».

Prossimo tavolo il 20 giugno
Netta anche la presa di posizione di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, che al termine dell'incontro ha preso atto che nonostante le richieste Dr Motors non ha ancora risolto il problema di capitalizzazione: «Se Dr poi in questi 15 giorni troverà delle soluzioni ci riserviamo di valutarle», ha aggiunto, ribadendo l'impegno del governo a risolvere il problema dei 640 esodati così come concordato con l'accordo del 1° dicembre. Arcuri, ha poi sottolineato che «il tavolo sarà riconvocato al massimo tra due settimane, perché si apre una fase molto delicata e capiamo la necessità di dare risposte in tempi ravvicinati agli operai di Termini Imerese». Il prossimo incontro su Termini Imerese sarà fissato «al massimo il 20 giugno», ha invece ricordato il sottosegretario allo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

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