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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 16:56.

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Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha chiuso a ogni ipotesi: no, il Pd non chiederà elezioni anticipate. «Non tutto è nelle nostre mani, non siamo maggioranza in Parlamento, ma per quel che ci riguarda - ha assicurato - ribadiamo la nostra assoluta lealtà e manteniamo il patto». «Per noi - ha concluso Bersani - si arriva al 2013, come si capirà meglio dalla proposta che farò venerdì in Direzione».

Il responsabile economico del partito: alle urne in autunno
L'ipotesi di un voto in autunno era stata avanzata dal responsabile economico del partito Stefano Fassina: Monti non ha la forza per effettuare altre forme, è stato il suo ragionamento, quindi senza riforma della legge elettorale il Pd dovrebbe considerare la possibilità di anticipare la Finanziare e votare in autunno.

Intesa con il Terzo polo su consigliere Agcom
Intanto il Pd ha raggiunto l'accordo con il Terzo polo sul nome di uno dei quattro nuovi consiglieri dell'Agcom in vista del voto dell'Aula. Dopo un incontro tra i capigruppo a Camera e Senato del Pd, il segretario Per Luigi Bersani, Udc e Fli si è convenuto sul nome di Francesco Posteraro, vice segretario della Camera.

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