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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2012 alle ore 14:02.

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La versione di Barbara Faggioli al processo Ruby: «Berlusconi buon papà»La versione di Barbara Faggioli al processo Ruby: «Berlusconi buon papà»

Continuano le udienze «show» al tribunale di Milano per il processo sul caso Ruby in cui Silvio Berlusconi è accusato di concussione e prostituzione minorile.

Stamattina è andata in scena la testimonianza di Barbara Faggioli, una delle ospiti alle serate a villa San Martino che ha fornito la sua versione che risulta essere più castigata rispetto a quella rilasciata da Marystell Polanco. Secondo la Faggioli le serate ad Arcore erano solo «incontri divertenti e tranquilli con amici» e la discoteca «in realtà era solo un salotto con i divani con un palo nel centro». In aula la ragazza
rispondendo alla domanda precisa del pm Antonio Sangermano, ha affermato di non aver mai visto scene hard di sfregamenti e toccamenti tra l'ex premier e le giovani invitate e ha anche negato che le ospiti dell'ex premier concedessero favori sessuali in cambio di denaro: «Erano solo aiuti».

I buoni consigli di papà B.
«Ho ricevuto (e ricevo tuttora) da Silvio Berlusconi solo aiuti - racconta - perchè è stato lui a consigliarmi come un padre di lasciare il mondo effimero dello spettacolo e della moda e di rimettermi a studiare...il Presidente credeva in me e nelle mie capacità, andavo ai congressi, mi informavo in vista di una futura carriera politica. Ma non mi è mai stata offerta una candidatura». A villa San Martino, aggiunge la teste, andavano diverse giovani donne, anche Ruby: «Ricordo che una sera ci raccontò di avere 24 anni, di essere stata maltrattata e picchiata dal padre e che la madre era una famosa cantante egiziana.... ma che avesse l'età che aveva l'ho saputo solo dopo».

Il padre di Ruby: non siamo parenti di Mubarak
«Noi non siamo parenti di Mubarak, l'Egitto e il Marocco sono due paesi diversi». Lo ha detto Mohammed El Marough, il padre di Ruby, testimoniando al processo. Il papà di Ruby, venditore ambulante, ha fatto la precisazione rispondendo a una domanda del pm che gli chiedeva se la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 la polizia gli avesse chiesto appunto della presunta parentela con l'allora leader egiziano. Mohammed El Marough ha spiegato di non aver mai maltrattato la figlia la quale scappò, a suo dire, senza essere stata cacciata. «Io poi l'avrei anche ripresa in casa» ha precisato l'uomo che ha concluso la testimonianza affermando che tutto quello che è successo l'ha saputo dai giornali.

Parla anche Ioana Visan
«Sono quattro anni che ho rapporti con Silvio Berlusconi, una relazione fatta sui sentimenti. Sono rimasta a dormire là magari tre giorni di fila». Lo ha detto in aula Ioana Visan, una delle giovani ospiti che per più volte si è rifiutata di rispondere alla domanda se fosse mai stata pagata in cambio di rapporti sessuali con l'ex capo del governo spiegando che «i miei rapporti sessuali riguardano la mia intimità».
La giovane testimone, dopo aver descritto le cene a Villa San Martino come piacevoli e nelle quali «si mangiava, si cantava e si stava tra amici», ha raccontato di aver conosciuto Ruby. La versione data sulla giovane marocchina è la stessa fornita dalla Faggioli: «Ricordo che raccontava la sua vita, di avere una mamma famosa in Egitto, una cantante, e che lei aveva 24 anni. A me però non è mai piaciuta». Quasi al termine dell'esame, rispondendo a una domanda del presidente del Tribunale Giulia Turri, Ioana ha ammesso che durante le feste le ragazze «ballavano divertendosi, muovendosi nel modo femminile ma non le trovavo volgari. Sì, si toglievano la camicetta ma non le mutande». La ragazza ha anche detto di vivere tuttora «in un appartamento di proprietà del presidente il quale provvede alle sue necessità».

Raissa piange
«Non mi sono mai abbassata con un uomo»: sono queste le parole dette da Raissa Scorkina prima di scoppiare in lacrime mentre deponeva come testimone nel processo. «Soldi da Berlusconi che conosco dal 2005 sì li ho presi, come regali, per amicizia ma mai in cambio di sesso», ha detto la donna russa di 32 anni.
«Berlusconi mi regalò anche una macchina» aggiunge rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 giugno quando tra gli altri deporrà Michelle Coceicao che in una intervista diffusa ieri ha rivelato di aver visto Ruby nel letto di Berlusconi e che Berlusconi le telefonò per dirle di «fare la brava in Tribunale».

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