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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2012 alle ore 13:11.

In attesa di incontrare l'Italia nei quarti di finale degli europei di calcio, Wayne Rooney si è visto appioppare un bel cartellino giallo su Twitter. I messaggi chiaramente pubblicitari pubblicati da lui e dal collega Jack Wilshere a favore della Nike sono stati sanzionati dall'Authority pubblicitaria inglese e la campagna del colosso dell'abbigliamento sportivo è stata espulsa dal social network, perché utilizzava dei tweet personali delle due star senza indicare che si trattava di messaggi pubblicitari veri e propri. E' la prima volta che in Inghilterra una società viene cacciata dal network di microblogging con l'accusa, in sostanza, di pubblicità occulta.
Nike, che ha ricchi contratti di sponsorizzazione con i due giocatori del Manchester United e dell'Arsenal, ha utilizzato Twitter nell'ambito della campagna caratterizzata dallo slogan "Make it count". In un tweet postato da Rooney, forte dei suoi quasi tre milioni e mezzo di follower, il centravanti inglese afferma: "La mia promessa - iniziare l'anno come un campione e finirlo come un campione", facendo riferimento all'hashtag della campagna della Nike. "Nel 2012 tornerò con il mio club - e sarò pronto per il mio paese", commenta Wilshere. Entrambi colpevoli di rimandare alla campagna pubblicitaria, senza però spiegare esplicitamente che si tratta di spot veri e propri.
La Advertising Standards Authority ha aperto un'inchiesta sull'onda di una segnalazione sui tweet. Nike Uk si è difesa sostenendo che è sufficientemente noto che le due star calcistiche sono sponsorizzate dall'azienda e che i due sono liberi di commentare sui loro "obiettivi per il 2012" sulla base dei giudizi e delle domande dei fan. Per di più – sostiene il colosso delle scarpe sportive – l'hashtag fa riferimento diretto all'azienda e allo slogan della campagna, in modo tale da non indurre incertezze sulla loro natura di messaggi pubblicitari. Giustificazioni che non sono state ritenute soddisfacenti dall'Asa: gli elementi non sono sufficientemente espliciti per l'utente medio di Twitter che legge velocemente decine di tweet al giorno. Inoltre l'inchiesta ha stabilito che il contenuto dei tweet in questione è stato "concordato con l'aiuto di un membro del team marketing di Nike". Così l'Authority ha stabilito che i messaggi "violano il codice di condotta del settore" e che "non devono più essere pubblicati". Non è la prima volta che l'Asa si occupa di Twitter: a marzo aveva aperto una procedura sulla campagna della Sneakers con Katie Price e Rio Ferdinand come protagonisti. Ma allora non era arrivata nessuna sanzione.
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