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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2012 alle ore 13:43.

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Torna la paura nel centro di Tolosa, nello stesso quartiere in cui tre mesi fa Mohammed Merah, si barricò per sfuggire all'arresto, dopo aver commesso sette omicidi. Tutto ha avuto inizio tra le 10 e le 11 di questa mattina quando Fethi Boumaza, un ventiseienne originario della regione di Castres (una settantina di chilometri a est di Tolosa), noto ai servizi di polizia e a quelli psichiatrici, è entrato in una filiale del Credito industriale e cooperativo (Cic) non lontana dal centro della cittadina francese.

L'uomo ha intimato a uno dei cassieri di consegnargli del denaro, ma questi, hanno riferito alla stampa alcuni testimoni, non lo avrebbe preso sul serio. A quel punto, il rapinatore ha estratto un'arma e sparato un colpo in aria, poi si è barricato all'interno della banca con quattro ostaggi, il direttore della filiale e tre dipendenti, tra cui due donne, chiedendo l'intervento del "Raid", la forza di reazione speciale della polizia francese, che fu protagonista della controversa irruzione a casa di Merah, in cui il terrorista fu ucciso.

Il sequestratore: ho agito per motivi religiosi
Il sequestratore ha annunciato di appartenere ad Al Qaida e di agire per motivi religiosi e non per soldi, ma sulla matrice terroristica del gesto le forze dell'ordine si sono subito mostrate molto prudenti.

«L'ipotesi più probabile - ha riferito una fonte vicina alle indagini - è che si tratti di un matto, cosa che non lo rende meno pericoloso». Ipotesi in qualche modo confermata dalla sorella del sequestratore, giunta sul posto per aiutare la polizia nelle trattative: «È stato affidato ai servizi sociali da bambino - ha raccontato - ora è pieno di rabbia, e ha paura del mondo esterno».

Gli inquirenti hanno confermato che si tratterebbe di uno schizofrenico che ha interrotto la terapia.

Alle 15 il rilascio del primo ostaggio
Intorno alle 15, l'uomo ha rilasciato il primo ostaggio, una donna, in cambio di cibo e acqua per sè e per gli altri prigionieri. Circa un'ora dopo, alle 16, ha liberato anche la seconda donna, chiedendo come contropartita di poter parlare alla stampa.

Da quel momento, anche grazie all'arrivo di tre squadre delle forze speciali della polizia da Bordeaux e Marsiglia, gli eventi si sono accelerati: le forze dell'ordine hanno aperto un varco verso l'interno della banca dal lato posteriore, con una piccola esplosione scambiata da molti per uno sparo, poi, intorno alle 16.45, sono entrate in azione.

Il raid si è concluso in una decina di minuti, con un breve scambio di colpi di arma da fuoco: i due ostaggi rimasti sono stati liberati, illesi, mentre il sequestratore, è stato ferito e arrestato.

Tre mesi fa la strage nella scuola ebraica
Tolosa era già stata al centro della cronaca nera francese, nel marzo scorso, quando il ventitreenne di origine algerina Mohamed Merah aveva prima ucciso un paracadutista appena uscito dalla sua caserma, poi sparato ad altri tre soldati nella vicina cittadina di Montauban, uccidendone due, e infine tirato a raffica contro l'ingresso di una scuola ebraica, facendo altre quattro vittime. Individuato dalla polizia, si era barricato nella sua casa per resistere all'arresto, ed era stato ucciso, dopo un lunghissimo assedio, durante il raid delle forze speciali per stanarlo.

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