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Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2012 alle ore 20:37.

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Sergio Zavoli (Ansa)Sergio Zavoli (Ansa)

La decisione era nell'aria: Pdl e Lega Nord non si sono presentati in Commissione di vigilanza per l'elezione del nuovo Cda Rai. E così le nomine sono saltate. Nel partito di Silvio Berlusconi non sarebbe stato raggiunto l'accordo sui nomi: potrebbero essere riconfermati Antonio Verro e Alessio Gorla, potrebbero entrare Antonio Pilati o Mauro Miccio, ma qualcuno dice anche Enzo Iacopino o Giancarlo Galan.
La Lega, inizialmente incerta tra la scheda bianca o la non partecipazione al voto, oggi ha scelto la seconda opzione. I commissari del Pdl sono 16 (e riescono a eleggere tre consiglieri), ma con i tre della Lega Nord e uno di Popolo e territorio sarebbero in grado di eleggerne quattro.

Ma Davide Caparini, responsabile per la comunicazione del Carroccio, smentisce accordi in tal senso. «Lo abbiamo detto in tempi non sospetti e lo ribadiamo oggi: non indichiamo nessuno nel Cda della Rai e ci asterremo. Valeva quando sull'Aventino ci stava il Pd, a maggior ragione vale quando ci va il Pdl». I lumbard ribadiscono la loro linea sulla Rai: privatizzare.

Dal Pdl Alessio Butti, capogruppo in commissione di Vigilanza sottolinea che il suo partito «non ha chiesto un rinvio sine die e ritiene si possa convocare presto la Commissione per procedere con il voto». Oggi
Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera, hanno inoltrato al presidente della Commissione, Sergio Zavoli, una richiesta ufficiale per un rinvio del seggio elettorale, ufficialmente a causa dei tanti impegni politici concomitanti.

Ma i maligni sostengono che la decisione e la tempistica siano tutt'altro che casuali. E la spiegazione sarebbe un'altra: se dopo il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno la situazione dovesse precipitare fino alla crisi di governo, il Pdl non vedrebbe di mal occhio una prosecuzione del Cda in carica dove é direttore generale Lorenza Lei. In questo modo la campagna elettorale sarebbe accompagnata da una governance della Rai già sperimentata.

Il Pd voterà come annunciato Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, indicati dalle associazioni Libertà e giustizia, Libera, Comitato per la libertà e il diritto all'informazione. Mentre il candidato dell'Udc resta Rodolfo De Laurentiis. L'Italia dei valori ha annunciato l'astensione dal voto. Se i partiti confermeranno le loro posizioni resta spazio per una casella da assegnare e alcune forze politiche si stanno muovendo per trovare una candidature trasversale. Flavia Perina (Fli) starebbe esplorando la disponibilità di personalità come Flavia Piccoli Nardelli, segretaria generale dell'Istituto Sturzo, che potrebbe riscontrare l'interesse verso una candidatura cattolica da parte sia del Pd sia del Pdl.

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