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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 14:55.

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L'Antitrust riapre il caso Apple. L'autorità garante della concorrenza e del mercato vuole imporre il rispetto delle norme sulla garanzia biennale previste dal Codice del consumo, che l'azienda della mela ha continuato a disattendere nonostante le due multe, per complessivi 900mila euro, comminate a dicembre 2011. Nelle scorse settimane, a quanto apprende l'Adnkronos, l'Antitrust ha infatti avviato un procedimento per inottemperanza, dopo che il Tar ha respinto il ricorso dell'azienda contro le multe per pratiche commerciali scorrette.

Apple rischia la sospensione delle vendite per un mese
Secondo l'Autorità, Apple non sta infatti rispettando le indicazioni sulle informazioni da dare al consumatore contenute nel precedente provvedimento. La società fondata da Steve Jobs rischia ora nuove sanzioni che potrebbero arrivare, in base alla legge, fino a 300mila euro. Soprattutto, se anche dopo questo ulteriore procedimento continuasse a non ottemperare alle delibere dell'Autorità, la società potrebbe addirittura rischiare la sospensione per un mese dell'attività di vendita in Italia.

I controlli sulla società di Cupertino
Quella fra l'Antitrust italiano e il colosso americano è quindi una partita ancora del tutto aperta. Dopo le sanzioni e la conferma della prima decisione dell'autorità a maggio, gli uffici oggi guidati da Pitruzzella hanno continuato a monitorare i comportamenti di Apple per verificare se si fosse adeguata alle prescrizioni dell'Autorità. Constatato il contrario, e' arrivata la nuova procedura.

La disputa sulla garanzia biennale
A dicembre 2011 l'Antitrust ha multato il gruppo Apple per la mancata applicazione delle norme di garanzia legale del produttore prevista dal codice del Consumo. Al gruppo sono state contestate due distinte pratiche commerciali scorrette. In tutto le sanzioni sono state pari a 900mila euro. Il gruppo, in particolare, presso i propri punti vendita e sui siti internet apple.com e store.apple.com, sia al momento dell'acquisto che al momento della richiesta di assistenza, non informava in modo adeguato i consumatori sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno. Non solo. Le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull'esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la "copertura" del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo.

I consumatori europei seguono il caso
L'attivita' dell'Antitrust e' oggi seguita con attenzione in Europa e in particolare dalle associazioni dei consumatori europei. La garanzia legale di due anni a carico del produttore è infatti di derivazione normativa europea e in vari Paesi le associazioni dei consumatori si stanno attivando contro Apple sulla scia di quanto fatto dall'Autorità italiana.

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