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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 10:31.

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Ricapitalizzazione delle banche
L'Esm interverrà direttamente e non sarà creditore privilegiato

La ricapitalizzazione degli istituti bancari è da tempo un punto nevralgico del dibattito europeo, ma ha subìto una forte accelerazione di fronte alla crisi degli istituti spagnoli. I tentativi di ricapitalizzazione delle banche utilizzando fondi pubblici rischiano di avere effetti controproducenti, andando a impattare pesantemente sul debito dei Governi (il caso irlandese è emblematico); d'altra parte anche chiedere sostegno al fondo salva–Stati aveva finora controindicazioni: secondo le regole in vigore, infatti, se un Governo non aveva abbastanza denaro per ricapitalizzare i suoi istituti, poteva chiedere assistenza all'Efsf (in futuro all'Esm), ma il prestito faceva aumentare il debito. Il che creava tra l'altro anche un circolo vizioso di Stati indebitati che prestavano a banche il cui portafoglio di titoli pubblici si svalutava perché il Governo doveva indebitarsi per salvare gli istituti.

Per questo il gruppo di lavoro composto da Herman van Rompuy, Mario Draghi, José Manuel Barroso e Jean-Claude Juncker ha proposto che i fondi salva-Stati possano soccorrere direttamente gli istituti in difficoltà, senza passare per un prestito ai Governi. La proposta è stata sostanzialmente accolta: nel comunicato finale dei leader dell'Eurozona si legge infatti che, una volta istituito il meccanismo di vigilanza bancaria unico, il fondo salva-Stati permanente Esm, «potrà avere facoltà, sulla scorta di una decisione ordinaria, di ricapitalizzare direttamente gli istituti bancari». Per quanto riguarda poi la Spagna - e questa è una novità di grande rilievo e impatto sui mercati - si afferma che il sostegno finanziario a suo favore sarà inizialmente fornito dall'Efsf, quindi dall'Esm che perderà però lo status di creditore privilegiato, una clausola che avrebbe allontanato gli investitori privati, preoccupati di essere rimborsati dopo l'Esm in caso di default. Sebbene il comunicato dei leader Ue faccia questa precisazione solo per la ricapitalizzazione degli istituti spagnoli, viene creato un precedente, che d'ora in avanti potrebbe valere in tutti i casi di intervento dell'Esm a favore delle banche.

La tempistica di questa misura coincide con l'attivazione del meccanismo di vigilanza unica, quindi non prima di un anno: non potrà pertanto essere di fruizione immediata per Madrid. L'efficacia potrebbe essere alta, anche se resta l'incognita delle risorse a disposizione dell'Esm (500 miliardi a regime), a cui rimane negato - almeno per ora - l'accesso ai presiti della Bce.

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