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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2012 alle ore 14:34.

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Matteo Salvini e Roberto Formigoni (Fotogramma)Matteo Salvini e Roberto Formigoni (Fotogramma)

Andare avanti fino al 2015. È questa la convinzione del governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ribadita nell'incontro con il gruppo del Carroccio in Regione. Primo faccia a faccia dopo la notizia (smentita dal presidente della Lombardia) di un avviso di garanzia a suo carico, e anche primo incontro dopo la svolta leghista al congresso che ha incoronato Roberto Maroni segretario federale.

Solo una settimana fa il Consiglio federale di Via Bellerio ha evocato l'eventualità di elezioni regionali anticipate.
Ma nell'incontro di oggi Matteo Salvini, segretario della Lega lombarda, ha confermato il proprio appoggio a Roberto Formigoni. «Non è una fiducia a tempo - ha detto Salvini - siamo amici e come tali vogliamo che si concretizzi di più per esempio dicendo dei no sui tagli alla sanità». Ma, sottolinea l'esponente leghista, «vorremmo un governatore più lombardo e meno romano. Faremo un tagliando ogni mese e finché saremo soddisfatti, speriamo a lungo, andremo avanti».

Secondo Formigoni si è trattato di un incontro «molto positivo» nel quale «si é parlato di misure concrete a breve, medio e lungo termine nell'ambito di una prospettiva complessiva». Lega e Pdl, dice il governatore, hanno «la volontà di rafforzare la qualità dell'azione del nostro governo». C'è accordo sulle Province sulle quali, sottolinea, «ci schieriamo a difesa di un assetto razionale» e sulla difesa dell'acqua come bene pubblico. Sulla sanità, precisa Formigoni «é in arrivo la terza riforma e stiamo lavorando insieme». Su questo il segretario della Lega lombarda ha auspicato «un riequilibrio a favore del pubblico rispetto al privato».

La Lega ha chiarito i rapporti con Formigoni, rinviando discussioni su eventuali elezioni anticipate, ma lo ha sfidato a portare a compimento in breve tempo provvedimenti in materia di sanità, welfare, difesa del territorio, scuola, con uno slogan: «prima i lombardi». E Formigoni, ha detto il capogruppo del Carroccio in Regione Stefano Galli, «ha dimostrato attenzione» ai temi posti.
Quanto a Expo 2015 i lumbard continuano a pensare che l'Esposizione universale abbia bisogno di un commissario generale che possa dedicarsi a questa attività 24 ore su 24 e che quindi Roberto Formigoni farebbe meglio a fare solo il presidente della Regione Lombardia. Matteo Salvini non ha escluso che si possa arrivare anche a un atto formale in tal senso «se il dibattito arriverà in Aula». Il Partito democratico, che nella seduta del consiglio regionale del 17 luglio dedicata a Expo presenterà una mozione per chiedere a Formigoni di lasciare l'incarico, invita la Lega a proporre una sua mozione a cui, dice Franco Mirabelli «ci accoderemo perché a noi interessa il risultato, allontanare Formigoni da Expo».

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